Dopo un pomeriggio in cui il governo giallo-verde sembrava precipitare a velocità incontrollabile verso una crisi senza ritorno, è stato Matteo Salvini ad aprire il paracadute e garantire all'esecutivo un atterraggio morbido. Non ci sarà alcuna crisi, ha detto in una intervista al Messaggero, per poi ribadire a La Stampa che il governo durerà fino al 2023.
"Non posso passare il tempo nei consigli dei ministri" dice al quotidiano romano, "anche perché i consigli dei ministri li rispetto, quello che viene stabilito lì dentro per me vale, se per gli altri invece si possono decidere cose e poi ribaltarle, sono problemi loro ma significa svalutare quel tipo di riunioni che per me sono fondamentali". Il riferimento, piuttosto esplicito, è alla riunione convocata dal premier Conte per rivedere il decreto fiscale. "Ho i miei impegni. Certe riunioni vanno concordate non possono essere decise di colpo all'insaputa degli altri. Chiamerò Conte, che è persona squisita, e chiariremo tutto. E se serve che Salvini ci sia, Salvini ci sarà".
Il decreto fiscale non si cambia
"Il testo per me è quello concordato, deciso e firmato. Non possiamo fare giochetti, e dare spettacolo davanti alla Ue che vuole sbranarci" aggiunge e, per non drammatizzare definisce lo scontro con Di Maio soltanto "un grande equivoco". Però aggiunge: "Se modifichiamo il testo della pace fiscale, e io non voglio proprio toccarlo, oltretutto creiamo un precedente pericoloso. Facciamo passare l'idea che ogni decisione è revocabile e che è tutto uno scherzo. Non si può lavorare a una cosa, faticarci sopra e confrontarsi, e poi trovata l'intesa quell'intesa viene impugnata da chi l'ha fatta. Dobbiamo essere seri".
Una frecciatina a M5s
Conte vuole mettere pace tra Di Maio e Salvini. "Ma più che mettere pace - incalza - sarebbe meglio non provocare a Conte questi problemi e non sono certo io a suscitarli". E di nuovo non resiste alla tentazione di una frecciatina ai Cinque Stelle: "Questa storia delle manine e delle manone è assurda. Non ci sono regie occulte, invasioni degli alieni o scie chimiche! Io cerco di vedere la realtà e non faccio trabocchetti, non faccio sgambetti, non credo ai fumetti. E se c'è chi crede alle teorie del complotto, io non sono mai stato tra questi".
Ma l'alleanza durerà, assicura. "Fino alle Europee? Macché, noi governeremo insieme fino al 2023" dice alla Stampa, "Una cosa dev’essere chiara: ribaltoni, inciuci e tranelli la Lega non ne fa. Noi manteniamo la parola data. Noi non facciamo tranelli. II decreto è quello Conte ce lo ha letto e l'abbiamo approvato"
Com'è andata in Consiglio
"In Consiglio io c'ero, Di Maio pure, Conte ce lo ha letto com'e' scritto e l'abbiamo approvato" dice Salvini che non si sbilancia sulle ragioni della protesta di Di Mai e dei grillini. "Mi sembra un enorme equivoco. Pericoloso, però: tutti in Europa non vedono l'ora di attaccarci, non è bene dargliene l'occasione. Ma per quel che mi riguarda, il decreto quello è e quello resta. Crede che io non abbia mai avuto dubbi su nessuno dei provvedimenti che abbiamo adottato? Ma li ho votati perché siamo tutti sulla stessa barca".