Duro attacco di M5s al neo vicepresidente del Csm, David Ermini: "Questo renzianissimo deputato fiorentino del Pd - afferma Di Maio - è appena stato eletto presidente di fatto del Consiglio Superiore della Magistratura. Lo hanno votato magistrati di ruolo e membri espressi dal Parlamento. Ma dov'è l'indipendenza? E avevano pure il coraggio di accusare noi per Foa che non ha mai militato in nessun partito. È incredibile. Ermini è stato eletto a marzo, si è fatto 5 anni in parlamento con il Pd lottando contro le intercettazioni: la riforma che abbiamo bloccato era proprio la sua. Ora lo fanno pure presidente. Il Sistema è vivo e lotta contro di noi".
Immediata la replica del Pd: in un'interrogazione urgente, le senatrici dem Simona Malpezzi e Valeria Valenti chiedono al ministro della Giustizia Bonafede se "condivide le parole del vicepresidente Di Maio, fortemente lesive dell’autonomia del Csm e di David Ermini?” e parlano di "strappo istituzionale senza precedenti da parte del vicepremier pentastellato. La risposta del Guardasigilli non si fa attendere e ricalca il tono utilizzato da Di Maio: "Prendo atto che all’interno del Csm, c’è una parte maggioritaria di magistrati che ha deciso di fare politica. Non posso non prendere atto che i magistrati del Csm hanno deciso di affidare la vice presidenza del loro organo di autonomia ad un esponente di primo piano del Pd, unico politico eletto in questa legislatura tra i laici del Csm. In questi anni, da deputato mi sono sempre battuto affinché, a prescindere dallo schieramento politico - prosegue il ministro - il Parlamento individuasse membri laici non esposti politicamente. Una battaglia essenziale, a mio avviso, per salvaguardare l’autonomia della magistratura dalla politica. Evidentemente sta più a cuore al ministro della Giustizia che alla maggioranza dei magistrati".
Ovviamente, continua Bonafede, "nulla di personale nei confronti del neo eletto vice presidente del Csm, David Ermini, a cui faccio i migliori auguri di buon lavoro. Continuo a credere che il rapporto tra il ministero e il Csm sia fondamentale per il buon funzionamento della giustizia e mi impegnerò sinceramente e serenamente in questa direzione. Ma ci sono atti che hanno un significato politico che non può essere ignorato".