Cosa ci sarà nel decreto su sicurezza e immigrazione

foto: Twitter  - Polizia a Venezia 
  • Raddoppio dei tempi di trattenimento nei Centri di permanenza per il rimpatrio;
  • Abrogazione dei permessi di soggiorno per motivi umanitari sostituiti con permessi per meriti civili o per cure mediche o se il Paese di origine vive una calamità naturale
  • Ampliamento dei reati che provocano la revoca del permesso di rifugiato (violenza sessuale, spaccio di droga, violenza a pubblico ufficiale)
  • Revoca della protezione umanitaria ai cosiddetti "profughi vacanzieri"
  • Esclusione del gratuito patrocinio nei casi in cui il ricorso è dichiarato improcedibile o inammissibile: se un migrante fa ricorso contro il diniego e il tribunale lo dichiara inammissibile, le spese processuali non sono più a carico dello stato.
  • Potenziamento degli organici dell'Agenzia nazionale per i beni sequestrati e confiscati alle mafie (i beni appartenenti al clan potranno essere messi sul mercato e venduti)
  • Stretta sul noleggio di furgoni che potrebbero essere utilizzati per attentati terroristici
  • Estensione del "daspo" per i sospettati di avere a che fare con il terrorismo internazionale​
  • Possibilità per il personale della polizia locale di accedere alla banca dati interforze delle forze di polizia​
  • Possibilità di estendere il daspo urbano anche ad aree quali mercati e fiere
  • Revoca della cittadinanza per gli stranieri considerati una minaccia per la sicurezza nazionale
  • Sperimentazione di armi ad impulsi elettrici (taser) da parte di operatori della polizia municipale di comuni con più di 100.000 abitanti
  • Inasprimento delle sanzioni nei confronti di coloro che promuovono o organizzano l'invasione di terreni o edifici; nonché ampliamento della possibilità dell'utilizzo dello strumento investigativo delle intercettazioni telefoniche per coloro che commettono tale tipologia di reato.

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