La scuola deve unire, non dividere o segregare. Lo ha detto Sergio Mattarella all'inaugurazione dell'anno scolastico. "Settant'anni fa, nel settembre del 1938, la stagione scolastica si apriva con l'espulsione dalla scuola pubblica di tutte le ragazze e i ragazzi, le bambine e i bambini ebrei. E con il licenziamento dei professori di origine ebraica. Una legge aveva dato forma a un razzismo di Stato: è una delle pagine più brutte e tristi della nostra storia", ha sottolineato Mattarella.
La senatrice a vita Liliana Segre ha ricordato, in questi giorni, "il suo trauma di bambina esclusa dalla scuola che era e sentiva propria. La feroce discriminazione subita. Questa è una lezione che non dobbiamo mai dimenticare". Per il Capo dello Stato "la scuola deve unire e non dividere o segregare. La scuola deve moltiplicare le opportunità, non ridurle. La scuola deve generare amicizia, solidarietà, responsabilità e mai seminare odio, rancore, volontà di sopraffazione, discriminazioni di qualunque genere".