Non si sblocca la situazione dei 177 migranti a bordo della nave Diciotti ancorata al porto di Catania, a cui ancora non viene dato il permesso di sbarcare, salvo i 29 minori. Solo nel tardo pomeriggio il governo fa sentire la sua voce e lo fa direttamente il presidente del Consiglio, Giuseppe Conte, che su Facebook chiama in causa l'Europa chiedendo una "risposta forte e chiara" e accusando l'Ue di aver "abbandonato a se stessa" l'Italia che invece "sta mostrando il suo volto umanitario".
Il ministro dell'Interno Matteo Salvini non cede, e in un video sui social contrattacca: "Vogliono processarmi o arrestarmi? Facciano pure, io non sono solo". Insomma, per il titolare del Viminale nessuna autorizzazione allo sbarco, unica apertura nei confronti dei 29 minori, che sono sbarcati in tarda serata. I ragazzi, di età compresa tra i 14 e i 16 anni, sono tutti maschi tranne una e sono stati diretti verso due strutture di accoglienza.
Il centrosinistra si appella ancora a Mattarella
Intanto +Europa e Pd chiedono l'intervento del capo dello Stato, come avvenne lo scorso 12 luglio, protagonista sempre la nave Diciotti. In quell'occasione la situazione si sbloccò dopo 48 ore grazie all'intervento del presidente della Repubblica, che sentì il premier Conte il quale annunciò poco dopo l'avvio dello sbarco. Il segretario del Pd, Maurizio Martina, dal porto di Catania (dove è presente anche Pippo Civati di Possibile) accusa il governo: "Liberi gli ostaggi, basta spot".
La nave Diciotti ha attraccato nel porto siciliano due giorni fa, lunedì 22 agosto, dopo un nuovo scontro interno al governo tra Salvini, e il ministro delle Infrastrutture, Danilo Toninelli, con il leader leghista contrario a lasciar entrare la nave della Guardia costiera nel porto e l'esponente pentastellato che ha invece autorizzato l'attracco.
Fico si smarca. E Salvini si irrita
E una nuova crepa si apre nella maggioranza, con il presidente della Camera, il 5 stelle Roberto Fico che ancora una volta si smarca e prende posizione al fianco dei migranti, incassando il placet di diverse personalità.
"La giusta contrattazione con i Paesi dell'Unione europea può continuare senza alcun problema, adesso però le 177 persone - tra cui alcuni minori non accompagnati - devono poter sbarcare. Non possono essere più trattenute a bordo, poi si procederà alla loro ricollocazione nella Ue", scrive la terza carica dello Stato su Twitter. Non è una novità: già in altre occasioni Fico aveva preso le distanze dalla linea dura del governo, anche sul fronte delle Ong. Durissimo il commento di Salvini: "Tu fai il presidente della Camera, io faccio il ministro. Comincio a pensare che fare il presidente della Camera non porti bene: Bertinotti, Boldrini, Fico...".
Pronta la replica, affidata sempre a Twitter, della terza carica dello Stato.
Cosa sta facendo la magistratura
Intanto si muove la magistratura, con tre diverse procure che indagano (tra le ipotesi di reato anche il trattenimento illecito e il possibile sequestro di persona). Il procuratore di Agrigento è salito a bordo per poi lanciare un allarme: "La situazione e' critica bisogna far sbarcare i 29 minori". Ma Salvini tira dritto per la sua strada: "Faccio un passo avanti per i minori, nonostante l'Europa vigliacca", ma per gli altri migranti nessuna speranza di toccare il suolo italiano, insiste il ministro che spiega: "Se vogliono intervenire il presidente della Repubblica o il presidente del Consiglio lo facciano, ma non con il mio consenso". E aggiunge: "Io vado avanti, ho promesso di i confini e la sicurezza degli italiani. Mi costa accuse e processi? Sono qua". Ma l'ex premier Paolo Gentiloni avverte: "Il ministro degli Interni non è al di sopra della legge, non guida il Governo, non comanda la Guardia Costiera, non decide la grazia ai bambini e la condanna agli adulti. Diciotti una vergogna nazionale".
La Commissione Ue, tirata in ballo da Conte, in mattinata aveva chiesto una soluzione per permettere lo sbarco dei migranti presenti a bordo della Diciotti, un "imperativo umanitario". E Malta, accusata da Salvini di non fare la sua parte, replica: "Abbiamo sempre rispettato i nostri impegni".
Nuova polemica con Saviano
Da registrare anche il nuovo duro botta e risposta via Twitter tra lo scrittore Roberto Saviano e Salvini, definito nuovamente "ministro della Mala Vita". Per lo scrittore "ha giurato sulla Costituzione e se la viola in maniera palese come sta facendo con la nave Diciotti, non è più politica ma eversione. E per quella c'è il carcere", scrive Saviano in replica al tweet di Salvini che, commentando le precedenti critiche del giornalista e scrittore che lo accusava di sequestro di persona, ironizza: "Finisce l'estate e tornano le fesserie di Saviano! Vi era mancato? A me no".