Di Battista chiede al Pd sostegno nella battaglia per nazionalizzare le autostrade

 Alessandro Di Battista
"Non ti piace il 5 stelle? Legittimo, ma esattamente cosa non ti piace dell'idea di tornare ad essere proprietari delle nostre autostrade? Cosa c'è di sbagliato nel togliere le concessioni a chi si è arricchito in modo vergognoso a discapito delle tasche e spesso anche della vita di quei cittadini che con le loro tasse hanno permesso la costruzione della rete stradale?"
"Ci ho pensato molto e ho capito che quel che non ti piace è che a proporre la nazionalizzazione delle autostrade sia stato proprio il MoVimento 5 stelle. Questa è la ragione della tua avvelenata frustrazione. Avresti voluto che questa posizione l'avesse assunta il partito erede di Berlinguer, ma quel partito non esiste piu' e Berlinguer si sta rivoltando nella tomba [...] Sei diventato come un Brunetta qualsiasi anche se citi Gramsci"
"Dove ti porta tutto questo? A restare suddito. Non di un partito o dei Benetton, ma della tua stessa chiusura mentale. Se ciò nuocesse soltanto a te me ne starei zitto, ma tale atteggiamento non nuoce soltanto a te: nuoce al Paese intero". "Si deve andare diritti con la revoca delle concessioni autostradali - conclude Di Battista -. Punto. Anche se fai finta di non essere d'accordo, anche se pare che per te il mercato conti più degli esseri umani, la finanza più della Politica, il prezzo dell'oro più del sudore degli uomini. Si deve andare diritti con la revoca delle concessioni autostradali. Punto. Anche se tale intransigenza ormai ti fa paura perché non sei più abituato. Fortunatamente per milioni di italiani l'intransigenza è tornato ad essere un valore. Oggi più che mai".
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