Da Palazzo Chigi fanno notare che il dossier sulla Tav al momento non è ancora giunto sul tavolo del presidente del Consiglio, dunque nessuna decisione e' stata ancora presa e soprattutto non ci sono state valutazioni al riguardo. Il dossier - aggiungono fonti di governo - è in fase istruttoria presso il ministro competente Toninelli, il quale è impegnato in una valutazione costi-benefici che poi sarà sottoposta e condivisa con il presidente del consiglio e con l'intero governo.
Ad ogni modo la soluzione sarà "in linea con quella contenuta nel contratto di governo", concludono le stesse fonti.
Ma cosa dice il contratto di governo? Nel contratto non c'è una vera e propria indicazione su quello che verrà fatto per la Tav. Le tre righe di cui si parla nel contratto recitano:
"Con riguardo alla Linea ad Alta Velocità Torino-Lione, ci impegniamo a ridiscuterne integralmente il progetto nell'applicazione dell'accordo tra Italia e Francia".
Il tema della Tav fu oggetto di un piccolo giallo durante la stesura del contratto di governo. Come molti ricorderanno, ne sono circolate due versioni. Nella prima, pubblicata da uno scoop di Huffington Post, c'era scritto nero su bianco che la Tav sarebbe stata cancellata (ma c'era anche l'uscita dall'euro e il famoso piano b di Savona). Il primo testo infatti recitava:
"Con riguardo alla Linea ad Alta Velocità Torino-Lione nell’applicazione dell’accordo tra Italia e Francia Torino-Lione, ci impegniamo a sospendere i lavori esecutivi e ridiscuterne integralmente il progetto“.
Tra la prima e la seconda bozza del contratto quindi c'è una differenza sostanziale, e la ridiscussione integrale del progetto, senza l'accenno al blocco dei lavori, potrebbe significare tutto e il suo contrario. Il testo, che dovrebbe essere la linea guida e chiarificatrice dell'azione del governo, in questo caso non aiuta troppo a capire se lo stop alla Tav si finirà o meno.
Per approfondimenti: Quanto costerà effettivamente bloccare i lavori della Tav?