"Ho bisogno dell'aiuto di Alessandro Di Battista. Vorrei incontrarlo. Parlargli. Trovare una strategia comune. Abbiamo idee diverse, è vero, ma tra lasciare il mondo come sta e trovare un posto dove il gasdotto fa meno danni, secondo me è meglio unire gli sforzi per spostarlo più a nord". Lo scrive su Facebook il presidente della Regione Puglia Michele Emiliano (Pd). Nel suo post, Emiliano sottolinea che "se non interveniamo subito, i lavori andranno avanti e non ci sarà modo di cambiare l'approdo".
"È vero - aggiunge il governatore - la Puglia non ha mai detto di voler bloccare il Tap, ma solo di spostarlo un po' più a nord per evitare rischi per i bagnanti su una delle nostre più belle spiagge". "Quello che non posso accettare è che i pugliesi che hanno votato M5S - tra i quali tanti miei amici ed elettori- siano stati presi in giro. Tutti sapevano o dovevano sapere anche all’epoca di questo comizio che il Tap non si poteva bloccare a causa di un accordo internazionale di molti anni fa. Adesso Di Battista deve metterci la faccia accanto a noi pugliesi e provare a spostare l’approdo in una zona meno dannosa. Dimostrerà così di essere la brava persona che molti di noi pensano che sia".
Emiliano nel post condivide anche un video del 2 aprile 2017 in cui Di Battista, a San Foca (Lecce), la cittadina dove dovrebbe passare il gasdotto, sosteneva che con il governo del M5s la realizzazione del gasdotto Tap sarebbe stata bloccata in due settimane. Una promessa analoga è stata fatta dalla ministra per il Sud del governo Conte Barbara Lezzi, qualche settimana fa contestata all'Università di Lecce per non aver fatto quello che aveva promesso in campagna elettorale, fermare appunto il gasdotto.
Non si è fatto scappare l'occasione per attaccare Emiliano Carlo Calenda, ex ministro dello Sviluppo economico, che su Twitter scrive: "Emiliano ha bisogno di Di Battista. Il PD ha bisogno di Emiliano. Per la proprietà transitiva il PD ha bisogno di Di Battista. Oppure non ha più bisogno di Emiliano".