Giù le mani da lupi e orsi: nessuno può gestire autonomamente la fauna italiana, patrimonio indisponibile dello Stato. E’ quanto afferma il ministro dell’Ambiente e della tutela del territorio e del mare, Sergio Costa, intervenuto sui disegni di legge appena approvati nelle province di Trento e Bolzano che prevedono la possibilità di abbattere lupi ed orsi. Una mossa che va contro la Costituzione, fa notare il ministro.
Cosa ha detto Costa
“Se quanto annunciato dai mezzi di informazione dovesse corrispondere al vero, e cioè che le leggi appena approvate dalle province di Trento e Bolzano prevedono la possibilità di abbattere lupi ed orsi, significa che saremmo dinanzi a una palese violazione del dettato costituzionale e da esponente del Governo sarò costretto a chiederne l’inevitabile impugnativa al Consiglio dei Ministri”. ha affermato il ministro. “Ritengo sia un grave errore, per le Province di Trento e Bolzano, volersi dotare di autonomia sulla gestione della fauna, che è patrimonio indisponibile dello Stato, forzando l’equilibrio tra i poteri dello Stato e quelli delle Province autonome su temi importanti e molto delicati, che devono prevedere soluzioni scientifiche e tecniche realmente valide e molta ragionevolezza”, ha continuato il generale Costa. Un concetto ribadito anche in un post su Twitter.
Cos’è il Piano Lupo
“Dobbiamo proprio arrivare a questo punto?”, chiede il ministro. “Ci sono tante soluzioni alternative da poter trovare insieme. Per questo confido ancora nei Presidenti e nei Consigli delle due Province autonome e lancio loro un appello affinché ritirino i provvedimenti approvati e avviino con il ministero dell’Ambiente e le Regioni il percorso istituzionale che dovrà portare all’approvazione del Piano Lupo, l’unico strumento in grado di gestire con armonia tecnica, scientifica, amministrativa e culturale la tematica per i prossimi anni”. Il Piano Lupo, che intendo portare prossimamente in Conferenza Stato Regioni escludendo il passaggio tutt’altro che utile sugli abbattimenti selettivi,“conterrà le strategie, le misure e le azioni giuste per offrire una risposta concreta anche alle richieste dei territori di governare la coesistenza tra uomo e specie animali, tutelando economie e la biodiversità”.
Perché Trento e Bolzano vogliono imbracciare i fucili
Le leggi provinciali approvate in Trentino Alto Adige, si legge sul Fatto Quotidiano, rispondono alle richieste di chi abita le valli dove la presenza maggiore di orsi e lupi ha portato ad attacchi agli allevamenti e l’ostilità verso i predatori è sempre più diffusa. Per questo un mese fa le due Giunte avevano presentato, sempre in accordo, un disegno di legge che prevedesse l’abbattimento quando gli animali mettono in pericolo “il sistema alpicolturale del territorio montano provinciale”. Il testo, composto da un solo articolo, prevede come ultima ratio, in mancanza di alternative e solo previo parere dell’Istituto superiore per la protezione e la ricerca ambientale, la possibilità di uccidere gli orsi come i lupi.
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