A Matteo Salvini il dicastero degli Interni e a Luigi Di Maio quello del Lavoro. Questi, secondo le indiscrezioni circolate negli ultimi giorni, i futuri settori di competenza dei leader di Lega e Movimento 5 Stelle i quali, con tutta probabilità, rivestiranno anche l’incarico di vice premier.
Se arriverà il sì dal presidente Mattarella, il nuovo governo giallo-verde sarà guidato dal giurista Giuseppe Conte, quanto al resto della squadra, Il Messaggero prova a fare un bilancio. Ecco, allora, i nomi più papabili e i ministeri che andranno a governare.
Chi sale
- Giancarlo Giorgetti, sottosegretario: Lombardo, laureato in economia, da molti anni in Parlamento anche con ruoli di peso, rappresenta l’anima della Lega più disposta alla mediazione.
- Matteo Salvini, ministero degli Interni: Il leader della Lega è destinato a guidare il Viminale. Per lui molto probabilmente anche il ruolo di vicepresidente del Consiglio.
- Luigi Di Maio: Al capo M5S dovrebbe andare il superdicastero dello Sviluppo economico e del Lavoro. Sarà anche vicepremier in coppia con Salvini.
- Elisabetta Trenta alla Difesa: La docente universitaria (esperta di sicurezza, difesa e intelligence) faceva parte della squadra dei ministri indicata da Di Maio prima delle elezioni.
- Vincenzo Spadafora all’Istruzione: Il deputato M%S avrà un ruolo nel futuro del governo. Si parla di lui all’Istruzione e alla Cultura. Spunta anche l’ipotesi di sottosegretario alla presidenza.
- Simona Bordonali, Disabili: Ex assessore leghista in Regione Lombardia è alla sua prima esperienza da deputata. Oer lei il ministero della Famiglia e della Disabilità”.
- Nicola Molteni, Agricoltura. Classe 1976, laureato in Giurisprudenza, da sempre milita nella Lega di cui è deputato da 10 anni, E’ molto vicino a Matteo Salvini.
- Gian Marco Centinaio, Turismo: Il capogruppo del Carroccio al Senato, direttore generale di un tour operator, ha due legislature alle spalle ed è uno dei fedelissimi di Matteo Salvini.
Gli Stabili
- Paolo Savona all’Econonia: Vanta una lunga militanza fra gli economisti italiani. Ha lavorato in Bankitalia. E’ sempre stato assai tiepido sull’ingresso dell’Italia nell’euro.
- Giampiero Massolo, Esteri: Figura di garanzia e di esperienza perché è stato segretario della Farnesina e ha avuto importanti incarichi nei servizi di intelligence. La lega però punta i piedi.
- Alfonso Bonafede, Giustizia: Il deputato grillino, fedelissimo di Di Maio, sembra averla spuntata sulla Giustizia. Anche se la leghista Bongiorno è ancora in pista.
- Emilio Carelli alla Cultura: L’ex direttore di SkyTg24 potrebbe approdare alla guida del ministero dei Beni Culturali.
- Giulia Grilllo, Salute: Medico legale siciliano, milita nei 5 Stelle dak 2008. Nella scorsa legislatura ha presentato diverse proposte di legge sulla sanità.
- Giulia Bongiorno, Parlamento: L’avvocato leghista (ex An) punta sempre alla Giustizia. In alternativa per lei i Rapporti col Parlamento. Ma qui c’è la concorrenza con Calderoli.
- Laura Castelli, Semplificazione: Il nome della senatrice No Tav del Movimento 5 Stelle era stato fatto anche per le Infrastrutture. Più probabile per lei il ministero della Semplificazione.
- Enzo Moavero, Affari Europei: E’ stato il ministro del governo Monti durante il quale la sua conoscenza dei meccanismi europei ha contribuito a riallacciare i rapporti con Bruxelles.
- Sergio Costa, Ambiente: E’ un ex comandante regionale del Corpo forestale dello Stato, critico verso lo scioglimento del Corpo nell’ambito della riforma della pubblica amministrazione.
Chi scende
L’unica casella ancora da assegnare è quella delle Infrastrutture. Nei giorni scorsi sono circolati i nomi della grillina Laura Castelli e dell’economista della Lega Armando Siri. La partita è aperta.