"Domani forse riusciamo a chiudere il programma di governo. Poi da lì partiamo", dichiara il capo politico del M5s, Luigi Di Maio, al termine di un nuovo incontro di due ore con Matteo Salvini che giunge al termine di una giornata caratterizzata dalle polemiche con Bruxelles e all'indomani di una nuova fumata nera dovuta in parte, parrebbe, a uno scontro sulla scelta del nome da candidare a Palazzo Chigi che ha bruciato altri due 'papabili': Giulio Sapelli e Giuseppe Conte. A tenere banco, in queste ore, non è però il nuovo contratto che, forse, verrà chiuso domani ma la bozza pubblicata in esclusiva dall'Huffington Post, che contiene punti quantomeno controversi - dalla messa in discussione dell'euro alla richiesta alla Bce di cancellare 250 miliardi di debito pubblico - ed è stata bollata dai due leader come una vecchia versione ormai obsoleta.
La replica: "Bozza anacronistica, l'euro non è in discussione"
"La bozza cambia così velocemente che ho rinunciato a leggere gli aggiornamenti. Quello che è stato pubblicato è anacronistico ed è cambiato in larga parte", dice Di Maio, secondo il quale l'intesa "è migliorata un sacco" su debito, euro, e immigrazione. In uno sfoggio di unità che negli ultimi giorni non si era più visto, i due partiti emettono anche un comunicato congiunto nel quale affermano che "il contratto di governo pubblicato dall'Huffington Post è una versione vecchia che è stata già ampiamente modificata nel corso degli ultimi due incontri del tavolo tecnico. La versione attuale, dunque, non corrisponde a quella pubblicata. Molti contenuti sono radicalmente cambiati. Sull'euro, ad esempio, le parti hanno già deciso di non mettere in discussione la moneta unica. La versione pubblicata, dunque, non è fedele a quella attuale".
Troppo tardi, la polemica è già partita.
Via le sanzioni alla Russia e superamento della Fornero: cosa c'è nella bozza
Nella bozza pubblicata da Huffington i punti principali sono:
- Dall'euro si deve poter uscire
- L'Europa deve cambiare radicalmente
- Via le sanzioni alla Russia
- Rivalutare la presenza dei contingenti italiani nelle missioni all'estero
- Chiedere alla Bce di cancellare 250 miliardi di debito pubblico
- Vendere 200 miliardi di patrimonio immobiliare pubblico
- A Cassa Depositi e Prestiti tutte le partecipazioni dello Stato nelle aziende
- Rimarrà la progressività delle imposte
- Condoni ma anche carcere per gli evasori fiscali
- Superare la legge Fornero stanziando 5 miliardi "per agevolare l'uscita dal mercato del lavoro delle categorie ad oggi escluse"
- Reddito di cittadinanza da 780 euro mensili con uno stanziamento di 17 miliardi annui
- Comitato di Conciliazione per appianare eventuali dissensi tra M5s e Lega
- Per i migranti superamento del regolamento di Dublino
- Chiusura delle moschee e delle associazioni islamiche radicali
- Riforma ed estensione della legittima difesa
- Potenziamento delle intercettazioni
- Riforma della prescrizione
- Chiudere le fonti inquinanti dell'Ilva a Taranto e salvaguardare i livelli occupazionali.
A che punto è la trattativa
Dopo il nuovo tavolo, Salvini e Di Maio continuano a giurare che i nomi sono l'ultima cosa e la discussione si è concentrata sul programma. "Io vedo tutte e due le parti al tavolo che vogliono chiudere il prima possibile" con i "grandi temi che sono nella storia" delle due formazioni, spiega Di Maio, "poi si individuerà il nome della persona alla guida del nuovo esecutivo. Non è semplice. Con la Lega stiamo lavorando da giovedì. Tecnicamente non è passata neanche una settimana e abbiamo scritto oltre 30 pagine di contratto e si sta lavorando insieme per una squadra che sia al'altezza della situazione". "In sei giorni stiamo scrivendo il programma di cinque anni. Io penso che, se ci sarà, questo Governo dovrà avere molto coraggio", ha aggiunto, "bisognerà ricontrattare alcune condizioni europee e come vedete ci sono attacchi da tutte le parti".
Matteo Salvini, in diretta Facebook, ha ribadito che prima viene il contratto di governo tra Lega e M5s, mentre "nomi, cognomi, ruoli e incarichi vengono alla fine". "Se riusciremo, e siamo al tratto finale, a trovare un equilibrio tra quello che è l'idea di futuro dell'Italia, della Lega del centrodestra e quello dei 5 stelle, c'è un governo e si parte", ha continuato Salvini. "Se non si trovasse la quadra ve lo diremo. Se ci fosse l'accordo vorrei che foste voi ad approvarlo, non on line, ma nella piazze italiane. Con il vostro via libera mi sentirei più forte, legittimato. Ormai siamo al dunque. O c'è l'accordo o si torna al voto".