E se fosse un premier donna a risolvere il rebus governo? I primi nomi

  Nascita Repubblica Italiana, festeggiamenti 1946
"Per l’Italia che il 4 marzo si è recata alle urne chiedendo un forte rinnovamento della classe politica è arrivato il momento di avere una donna alla guida del governo. Il risultato del voto non potrebbe essere più evidente perché oltre la metà degli elettori ha votato per partiti anti-establishment ed a prescindere da quale sarà la combinazione di forze che esprimerà il nuovo presidente del Consiglio, l’opportunità di avere in Italia la prima donna premier ha un valore strategico. È un interesse nazionale. Per tre ragioni convergenti che nulla tolgono al valore degli uomini candidati al medesimo ruolo".
"L’impasse in cui ci troviamo nella formazione del governo rischia di moltiplicare lo scontento. Dunque serve un elemento coagulante per mantenere il fattore entusiasmo - a prescindere dal partito che guiderà l’esecutivo – e nulla può avere tale impatto quanto la prima donna premier dalla nascita della Repubblica. Potrebbe trasformare l’entusiasmo per il voto in entusiasmo per il governo, contribuendo a rafforzare la credibilità delle istituzioni rappresentative in una stagione segnata dal loro indebolimento".

Le candidate istituzionali

 Foto: Armando Dadi / AGF -  Maria Elisabetta Alberti Casellati 

Chi divide e chi potrebbe unire

 Paola Severino (Agf)

Le outsider

A bordo campo

Agf -  Emma Bonino

Il profilo vincente

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