“Il mio consiglio è che Berlusconi lasci la vita politica”. Questa frase, che sarebbe sfuggita a Di Maio secondo quanto riporta oggi il quotidiano La Repubblica è quella che traccerebbe la strada per il nuovo esecutivo: un accordo Lega-M5s che avrebbe il via libera solo se il leader di Forza Italia si dica disposto a lasciare il partito ad un reggente. Un’ipotesi che per il quotidiano diretto da Mario Calabresi troverebbe conferma nelle parole che il leader leghista Matteo Salvini avrebbe riferito a Berlusconi stesso e ad alcuni dirigenti: “Lascia il partito a un reggente. Io rappresento il centrodestra e tratterò con i ciquestelle. Poi mi relazionerà con il vostro rappresentante. È l’unico modo, non hai altra scelta per restare in partita”.
Le condizioni, scrive il quotidiano, sarebbero “durissime, forse inaccettabili” che se rifiutate darebbero il via direttamente ad un esecutivo Lega-M5s, senza Forza Italia e il partito di Giorgia Meloni, Fratelli d’Italia.
Salvini punta ad essere premier. Dopo aver contribuito a dare la presidenza della Camera al M5s e quella del Senato a Forza Italia, la sua partita è Palazzo Chigi. Ma Di Maio per ora non è disposto a farsi da parte: “Io capo dell’esecutivo?”, ha detto ieri, “Il movimento ha ottenuto il 32% dei voti con un candidato premier, e spero si possa tener conto di questo risultato”.
Il leader del Movimento 5 stelle d’altro canto ha rilasciato oggi un’intervista al Corriere della sera dove precisa che “la partita sulle presidenze è slegata da quella del governo, ma da oggi chi vuole lavorare per i cittadini sa che esiste una forza affidabile e seria che dialoga con tutti e si muove compatta per il bene del Paese. Siamo riusciti ad eleggere un presidente della Camera del Movimento e questo risultato straordinario lo consideriamo il primo passo per realizzare il cambiamento che i cittadini ci hanno chiesto con il voto del 4 marzo. Ora ci rimettiamo al lavoro per concludere l'opera”.
Quale? Dare un governo al Paese che si concentri “sulle priorità dei cittadini e non delle forze politiche: taglio delle tasse, superamento della legge Fornero, welfare per le famiglie, lotta alla disoccupazione giovanile”. E poi aggiunge: “Salvini ha dimostrato di essere una persona che sa mantenere la parola data”.