Si è infuocata su una "bufala" la polemica scoppiata dopo la presa di posizione del presidente di Fratelli d'Italia Giorgia Meloni, sul direttore del museo egizio di Torino, Christian Greco, reo di aver fatto una promozione per l'ingresso scontato alle coppie che parlano arabo. Meloni assicura di non aver mai detto di voler "cacciare" il direttore una volta al Governo.
"E' una bufala inventata dalla stampa - spiega - e inventata ad arte dalla sinistra per coprire una iniziativa idiota del museo egizio a favore degli arabi e secondo noi discriminatoria verso gli italiani". "Quello che vogliamo fare è l'esatto contrario di quello che ha fatto la sinistra in questi anni e cioè liberare la cultura dall'occupazione sistematica che è stata fatta dalla sinistra" affidando ruoli chiave anche a chi non ha la tessera di un partito.
"Ci piacerebbe sapere quanto sono costate le pubblicità in lingua araba, tra l'altro raffiguranti coppie con donne velate. Ci piacerebbe sapere che risultati hanno dato, quanti biglietti hanno venduto. Sono iniziative ideologiche, pessime che raccontano di una iniziativa drammatica che la sinistra ha fatto degli spazi culturali per gestirli a suo uso e consumo. E- sottolinea - la levata di scudi che c'e' stata oggi da parte della sinistra italiana per questo intoccabile privilegiato dimostra che abbiamo toccato un nervo scoperto".
Quanto al direttore del museo egizio che si è giustificato dicendo che voleva che gli arabi potessero scoprire la loro storia, Meloni chiede retoricamente : "devo spiegarlo io al direttore che gli egizi non erano arabi e dagli arabi sono stati invasi? E' come fare una mostra sull'impero romano facendo i biglietti scontati agli Unni".