Chi sono gli 'impresentabili' (secondo Di Maio)

Andrea Ronchini / NurPhoto  -  Luigi Di Maio

Gli 'impresentabili' del Pd (secondo Di Maio)

  • Luciano D’Alfonso, governatore della Regione Abruzzo, indagato a Pescara e a L’Aquila, per una inchiesta su appalti regionali e sul recupero del complesso che ha ospitato il mercato ortofrutticolo pescarese.
  • Vito Vattuone, capolista del Pd nel collegio plurinominale per il Senato in Liguria, coinvolto nella vicenda dei rimborsi regionali.
  • Claudio Mancini (proporzionale Camera Latina), Carlo Lucherini (uninominale Senato Guidonia), Bruno Astorre , (proporzionale Senato), Claudio Moscardelli, rinviati a giudizio perché coinvolti nell’inchiesta sui rimborsi e le spese di rappresentanza del gruppo.
  • Ferdinando Aiello, Brunello Censore e Antonio Scalzo in Calabria, rinviati a giudizio nel luglio scorso (ma Di Maio non spiega per cosa)
  • Angelo D’Agostino, imputato in un processo a Roma per una storia di certificati falsi.
  • Vittorino Facciolla, assessore regionale all’Agricoltura in Molise, indagato nell'ambito di un'indagine sui Peu (Progetti Edilizi Unitari), fondi per la ricostruzione post sisma in Molise.
  • De Luca junior, figlio del governatore della Campania, imputato di bancarotta fraudolenta per il crac della società immobiliare “Ifil”.
  • Umberto Del Basso De Caro, accusato di tentata concussione.
  • Franco Alfieri, il “signore delle fritture”, condannato in appello a restituire 40.000 euro al Comune di Agropoli e imputato per omissione in atti d’ufficio.
  • Luca Lotti, indagato per favoreggiamento e rivelazione di segreto istruttorio nel caso Consip.

Gli impresentabili del centrodestra (sempre secondo Di Maio)

  • Luigi Cesaro, detto “Giggino a’ purpetta”, indagato per voto di scambio in riferimento alle ultime elezioni regionali e per minacce a pubblico ufficiale aggravato dalla finalità mafiosa.
  • Antonio Angelucci, condannato in primo grado a un anno e 4 mesi per falso e tentata truffa per i contributi pubblici percepiti tra il 2006 e il 2007 per i quotidiani ‘Libero’ e ‘il Riformista’
  • Ugo Cappellacci, capolista in Sardegna, ex governatore
  • Michele Iorio, condannato a 6 mesi di reclusione per abuso d’ufficio e a un anno di interdizione dai pubblici uffici.
  • Urania Papatheu, candidata nel Catanese, condannata in primo grado per la vicenda dell'ex Ente fiera di Messina.
  • Edoardo Rixi, Lega, assessore regionale in Liguria e imputato per le spese in Regione Liguria.
  • Umberto Bossi, condannato a 2 anni e 3 mesi per aver usato i soldi del partito a fini privati
  • Roberto Formigoni, condannato per corruzione a sei anni e imputato in altri processi
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