La "razza bianca", la "nostra società" rischiano di essere "cancellate" dal fenomeno dell'immigrazione non controllata. Ne è convinto il candidato alla presidenza della Regione Lombardia, Attilio Fontana. In un'intervista trasmessa da 'Radio Padania', l'ex sindaco di Varese ha usato espressioni dure e nette, che hanno fatto subito discutere.
"Noi non possiamo accettare tutti" gli immigrati "perché, se dovessimo accettarli tutti, vorrebbe dire che non ci saremmo più noi come realtà sociale, come realtà etnica", ha sostenuto. "Perché - ha proseguito - loro sono molti più di noi, più determinati nell'occupare questo territorio, di noi. Noi, di fronte a queste affermazioni, dobbiamo ribellarci, non possiamo accettarle: qui non è questione di essere xenofobi o razzisti, qui è questione di essere logici, razionali. Noi non possiamo, perché tutti non ci stiamo. Quindi, dobbiamo fare delle scelte: decidere se la nostra etnia, la nostra razza bianca, la nostra società deve continuare a esistere o la nostra società deve essere cancellata: è una scelta".
Si è trattato di un 'qui pro quo': intendevo parlare della nostra società
Chi lo difende
La voce di Matteo Salvini si leva (che chiama in causa Oriana Fallaci) in difesa di Fontana, mentre dal centrosinistra partono bordate senza fine e i M5s si fanno beffe dell'uscita del candidato governatore.
"Esattamente come in tempi non sospetti ha sostenuto Oriana Fallaci, siamo sotto attacco, sono a rischio la nostra cultura, società, tradizioni, modo di vivere" dice Salvini "il colore della pelle non c'entra niente e c'è un pericolo molto reale: secoli di storia che rischiano di sparire se prende il sopravvento l'islamizzazione finora sottovalutata".
Rassicura sulla tenuta dell'alleanza in sostegno a Fontana, Mariastella Gelmini. "E' una persona seria e moderata, non un razzista. Si è trattato di una frase infelice della quale si è già scusato", sostiene la coordinatrice lombarda di Forza Italia. "Credo che un tema delicato come quello dell'immigrazione debba essere affrontato con serietà".
"Fontana è un politico moderato, preparato e non superficiale: la frase, assolutamente infelice, è sicuramente frutto di un incidente cui ha già rimediato. Tutti gli attacchi di queste ore sono dunque pretestuosi", dichiara Paolo Romani, presidente dei senatori di Forza Italia.
"Alcuni esponenti di sinistra hanno dato vita a uno spettacolo indegno, davvero imbarazzante: da qualche ora stiamo assistendo a un fuoco di fila di dichiarazioni velenose contro Attilio Fontana, attaccato e insultato soltanto per aver affermato che la difesa delle nostre tradizioni rappresenta un tema cruciale, determinante" ha detto Stefano Maullu, esponente di Fi.
Chi lo condanna
Matteo Renzi definisce "farneticanti" le dichiarazioni di Fontana. "Ci aspettavamo un dibattito alto, bello, nobile, sui contenuti. E invece il candidato della destra, leghista, parla di 'razza bianca' e di invasioni".
Dal fronte pentastellato si leva l'ironia di Luigi Di Maio. "Berlusconi dice che noi siamo peggio dei post comunisti del '94, che loro sarebbero i moderati e noi gli estremisti. Ma dopo la frase detta da Fontana sulla razza bianca siamo sicuri che siano loro i moderati? Se è così, io sono Ghandi... Neanche Salvini era arrivato a tanto".
"Le parole di Fontana sono vergognose - commenta, dal canto suo il candidato dei 5 stelle, Dario Violi - Il fenomeno dell'immigrazione non si risolve con sparate da campagna elettorale, esercizio in cui è già diventato molto bravo"
Neanche Salvini era arrivato a tanto
"Probabilmente dirà prima della fine della campagna: 'Tutti quelli che si chiamano Calogero e vengono da Sicilia hanno un mese di tempo per tornare a casa'. Se tanto mi da tanto ...". Ironizza il Sindaco di Milano, Giuseppe Sala.
Da parte sua il candidato del centrosinistra alla Regione Lombardia non ha fatto attendere la propria reazione.