Cosa c'è nel piano industriale di Calenda per rilanciare Roma

Annette Reuther / DPA  -  Immondizia in una strada del centro di Roma

I cinque mali della Capitale

  • Il pil pro capite a Roma è calato del 15% dal 2008 al 2016, con nove punti percentuali in meno di occupazione giovanile dal 2008 al 2016.
  • Si sono avute 58 crisi aziendali in un anno: 23mila lavoratori sono stati coinvolti
  • Valore aggiunto è calato del 5,3% dal 2008.
  • L’industria ha perso il 9,7%,, l’agricoltura l’11,3%, e i servizi (commercio, turismo e comunicazioni) il 9,3%.
  • A Roma ci sono meno aziende strutturate (-13%) ma sono esplose le microimprese (+30% ambulanti, +150% affittacamere).
  • Diminuisce la permanenza media dei turisti (-0,5% dal 2011 al 2015).
  • Roma è al 20esimo posto su 50 capitali per l’organizzazione di eventi
  • È crollato anche il valore aggiunto dell’industria delle costruzioni: -25% dal 2008 al 2016
  • Roma al 54esimo posto su 60 città europee del Digital City Index

Le cinque cure per Roma

1. Rilanciare la competitività

2. Sviluppo mobiltà e sostenibilità

3. Rafforzamento di filiere e distretti

4. Turismo di qualità

5. Riqualificazione urbana e periferie

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