Alessandro Di Battista, neo papà, torna a Montecitorio e si rituffa subito nel clima elettorale. Il deputato M5s, in 'congedo' temporaneo di paternità, torna a parlare di politica in un'intervista al Corriere della sera e fa un parallelo tra il referendum della Catalogna sull'indipendenza e il 'Rosatellum bis'. Il filo conduttore è che, a suo avviso, la legge elettorale cui si sta lavorando è fatta per non far decidere i cittadini.
Le idee di Di Battista in 9 frasi
Non ci hanno fatto votare
"Non ci hanno fatto votare dopo il referendum, quando M5s era al massimo"
L'ennesimo schiaffo
"Ora ci danno l'ennesimo schiaffo. E preparano un nuovo governo Gentiloni"
Le tenteremo tutte
"Faremo qualsiasi cosa, in piazza e in Parlamento. Le tenteremo tutte"
Faremo ostruzionismo
"Tante volte il Movimento è riuscito a ottenere risultati facendo pressione parlamentare e di piazza, anche con l'ostruzionismo".
Il Paese deve fermarli
"È il Paese che deve fermarli. E il Quirinale"
Un nuovo 'Porcellum'
"Mattarella ha scritto la sentenza del 2014 che bocciava il Porcellum, spero che si renda conto prima possibile che questa legge elettorale è l'ennesima porcata che consente ai partiti di nominarsi"
Mattarella valuti se firmare
"È il presidente che deve valutare la costituzionalità delle leggi e firmarle. È il suo ruolo: se ha dubbi su una legge la rimanda alle Camere"
C'era un testo base
"Ci eravamo infilati in un testo base, il tedesco, ma hanno trovato un pretesto per farlo saltare"
Non ci sediamo al tavolo con i bari
"Ora è un altro modello, noi presentiamo emendamenti ma non possiamo sederci a un tavolo in cui due bari hanno già dato le carte"