Beppe Grillo esulta per la partecipazione alle primarie del M5s, nel primo giorno della festa nazionale del Movimento, ma sullo sfondo restano i malumori interni, che si ripercuotono anche sulla scaletta della kermesse di Rimini. Alla fine delle tormentate votazioni online per il candidato premier di M5S, Grillo plaude via twitter citando Giorgio Gaber: "libertà è partecipazione".
Il 'balletto' dei numeri
Poi via blog il Movimento sottolinea che "la partecipazione registrata è stata non a caso tra le migliori di sempre" anche se, secondo quanto si apprende da fonti pentastellate, i numeri sarebbero in linea con quelli registrati in genere nelle votazioni di un solo giorno, quindi molto al di sotto dell'auspicata cifra di almeno 70 o 100mila. In ogni caso, i numeri saranno resi noti solo questa sera alle 19 con la proclamazione del candidato premier votato dalla Rete.
"Abbiamo respinto gli hacker
Grillo in ogni caso sostiene che con queste primarie si è fatto un "passo in avanti della democrazia diretta online: e che i tentativi di attacchi degli hacker "sono stati respinti".
Leggi anche: Intervista all'hacker che ha 'bucato' Rousseau: "Non sono interessato a modificare il voto"
Stop a Roberto Fico
Nel primo giorno di Italia 5 stelle a Rimini a fare notizia è lo stop a Roberto Fico, l'ortodosso che tace da almeno una settimana in polemica con la decisione che il candidato premier - che sarà Luigi Di Maio, praticamente senza rivali - sarà anche il capo politico del Movimento.
E che ha continuato a tacere anche venerdì. Fico infatti non ha parlato sul palco della kermesse nello spazio previsto sull'informazione e sulle telecomunicazioni (ed è presidente della vigilanza Rai) anche se in realtà il suo nome era trapelato ma mai ufficializzato in una scaletta. Sembra, tra l'altro, che non sia un caso, che questa decisione sia stata presa proprio per rappresentare quella linea dura già fatta trapelare dai 'vertici' nei giorni scorsi. Anche se proprio oggi sul blog si insiste sul fatto che "tutti hanno avuto modo di candidarsi" e che "è stato un confronto tra persone e non tra correnti".
Sabato, prima della proclamazione del candidato premier davanti a iscritti e militanti, in realtà Fico dovrebbe intervenire nello spazio del Villaggio Rousseau; ma se dovesse saltare anche questo intervento potrebbe essere un segnale ancora più chiaro di una rottura tra Fico e Grillo. E a quel punto le conseguenze potrebbero essere significative.
Cosa ha detto Grillo ai militanti
M5S al governo
"Io non sono un comandante, io sono un pensatore, io penso al dubbio".
Il papà di tutti
"Ora si apre una nuova fase, piena di giovani, di trentenni e di quarantenni. È meraviglioso. Io sarò sempre il papà di tutti. Ho 70 anni, sono un anziano... ci metto un quarto d'ora per allacciare una scarpa".
"Le decisioni importanti le prederanno sempre gli iscritti ma è importante che ci sia un ragazzo di trent'anni che, se sarà eletto, andrà a parlare con i capi di Stato. Io comunque ci sono, sono il papà e il fondatore".
Elezioni in Sicilia
"Ci vengo ci vengo, vengo in Sicilia... vedrai che andrà bene. Se prendiamo altre due denunce vinciamo le elezioni".
Primarie online
"Risultano 140mila iscritti e 4 milioni e mezzo di votanti. C'è qualcosa che non torna, con 2 euro a voto sarebbero 9 milioni di euro e non vorrei che Casaleggio li avesse accreditati in qualche conto all'estero..."
Il nemico dei giornalisti
"Io ogni tanto sono violento e serio nei vostri confronti. Io sono il vostro vero nemico perchè sapete benissimo che se andremo a governare una delle prime cose sarà togliere l'ordine dei giornalisti e i finanziamenti diretti e indiretti. Io sono il vostro vero nemico. Non mi preoccupo dei vostri attacchi, mi preoccuperò quando parlerete bene di me".
Il capo politico
"ll capo politico? È una parola, non fatevi fuorviare dalla semantica. Il 'capo politico' è una questione che impone la legge. Il premierato non esiste come forma giuridica in Italia. Io sono il fondatore. Io come Berlusconi? Spero di non fare la fine di Berlusconi".