Il tribunale di Palermo ha deciso di sospendere l'esito delle Regionarie. Ha accolto il ricorso dell’attivista Mauro Giulivi (qui un' intervista dove spiega le sue ragioni) che era stato escluso dalla lista dei candidati per non aver sottoscritto in tempo utile il codice etico.
"La candidatura di Cancelleri è in bilico"
“Il giudice, Claudia Spiga” scrive Repubblica “blocca il provvedimento del movimento a carico di Giulivi e decide di sospendere l'esecuzione della determina del 4 luglio con cui sono stati individuati i 16 candidati più votati a Palermo, inseriti nella lista per l'Assemblea regionale”. La competizione a cui avrebbe dovuto partecipate Giulivi. Ma non solo, sempre secondo Repubblica “lo stop del giudice anche all'esito del secondo turno che ha incoronato Giancarlo Cancelleri come concorrente per la presidenza della Regione. “La candidatura di Cancelleri è in bilico”.
"Ricorso contro i giudici o rifare le elezioni"
“Tutto sbagliato, tutto irregolare, tutto da rifare” scrive La Stampa. “Si tratta di un’altra decisione che sconvolge i precari equilibri politici dentro il Movimento, alle prese con le fragili primarie online per la scelta del candidato premier. Ora c’è anche un caso Cancelleri, perché Cancelleri è uomo di Di Maio e della linea vincente, e adesso il Movimento ha davanti a sé due possibilità: o tentare un difficile ricorso contro la decisione dei giudici, oppure rifare completamente le elezioni, cosa che paradossalmente potrebbe risultare fattibile, ma comporta un altro gravissimo danno d’immagine per i sostenitori delle regole, della trasparenza, della democrazia diretta”. Che aggiunge: “Il tribunale conferma un principio importantissimo: le mail spedite dai server della Casaleggio, da parte dell’Associazione Rousseau, non valgono come instaurazione di procedimento disciplinare”.
Il mero invito a fornire chiarimenti - scrive la giudice Claudia Spiga - non risulta preordinato a garantire il necessario diritto di difesa al destinatario, bensì, in assenza di alcuna esplicitazione, costituisce un semplice invito informale a chiarire la volontà in ordine all’invito alla sottoscrizione del cosiddetto codice etico, o ancora a fornire le eventuali motivazioni
Cosa succede adesso al Movimento 5 Stelle in Sicilia?
“Lo staff di M5S, in queste ore, sta decidendo a Milano il da farsi” scrive Il Fatto Quotidiano che anticipa due possibili soluzioni.
- "La prima è una ripetizione delle selezioni on-line, sia di primo che di secondo grado. Ma dovrebbe rimettersi in moto, in tempi da record, la macchina organizzativa. Il termine per la presentazione dei simboli è fissato per sabato, mentre le liste provinciali (e il listino del candidati presidente) vanno depositati entro il 6 ottobre".
- "Una seconda soluzione, suggerita da alcuni legali, è quella di una espulsione di Giulivi che comporterebbe una “carenza di interesse” da parte del ricorrente e potrebbe sanare la situazione: ma sarebbe una via d’uscita da approfondire giuridicamente e comporterebbe un danno d’immagine per il movimento. A stretto giro di posta arriva il commento di Giulivi: “Adesso – dice – spero solo che il movimento rispetti le sentenze della magistratura come ha sempre detto di voler fare"".