"Tenendo conto delle scadenze urgenti non rinviabili in calendario al Senato e delle difficoltà emerse in alcuni settori della maggioranza non ritengo ci siano le condizioni per approvare il ddl sulla cittadinanza ai minori stranieri nati in Italia prima della pausa estiva. Si tratta comunque di una legge giusta. L'impegno mio personale e del governo per approvarla in autunno rimane". Con queste parole, al termine di una settimana di discussioni e polemiche, è il premier Paolo Gentiloni a chiudere il discorso sulla tempistica del varo della legge sullo Ius. Se ne ripaerla a settembre anche perché nelle ultime ore era apparso chiaro che forzare la mano e accelerare i tempi sarebbe potuto costrare molto caro al governo.
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PARTITO DEMOCRATICO
Il Pd nei gionri scorsi per bocca del responsabile comunicazione, Matteo Richetti, aveva fatto sapere che non ci sarebbe stata alcuna forzatura: sullo Ius soli "il Pd seguirà l'indicazione del presidente del Consiglio Paolo Gentiloni. Noi vogliamo lo Ius soli e siamo pronti ad andare fino in fondo" ma solo se avrà "numeri certi" in entrambi i rami del Parlamento". E adesso tocca al ministro Maurizio Martina, vicesegretario del Pd, a commentare: "Sullo Ius soli il Pd seguirà l'indicazione proposta dalle valutazioni del Presidente Gentiloni. Come sempre detto siamo al suo fianco - ha spiegato -. La legge per la nuova cittadinanza rimane per noi un obiettivo importante".
ALTERNATIVA POPOLARE
Soddisfatto Angelino Alfano. "Il Presidente del Consiglio ha gestito la vicenda dello ius soli con realismo, buonsenso e rispetto per chi sostiene il suo Governo - ha commentato il leader di Ap -. Apprezziamo molto. Al tempo stesso ribadiamo che su questo provvedimento abbiamo già detto 'Sì' alla Camera e lo stesso faremo al Senato dove una discussione più serena permetterà di migliorare il testo, senza che il dibattito si mescoli alla faticosa gestione dell'emergenza di questi giorni".
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MOVIMENTO DEMOCRATICO E PROGRESSISTA
Meno contento, invece, il coordinatore di Mdp, Roberto Speranza, che ritiene che il rinvio sia un errore. "Per noi lo ius soli è e resta una priorità - ha spiegato -. Ogni arretramento o rinvio è un errore, soprattutto in questo momento. Nessun cedimento culturale alla propaganda della destra".
LEGA NORD
Chi invece esulta, vivendo la decisione di Gentiloni come un successo personale, è il leader della Lega, Matteo Salvini. "Ius soli, parla Gentiloni: 'Non riusciremo ad approvare la legge sulla cittadinanza in estate' - scrive su Twitter -. Prima vittoria, della Lega (che più di tutti si è opposta in Parlamento) ma soprattutto vostra, che in Rete vi siete mobilitati a migliaia! Se ci riproveranno, ci ritroveranno pronti. Grazie e avanti così: stop invasione".