La "nuova casa" di Bersani e Pisapia

 Foto: ANDREAS SOLARO / AFP -  Manifestazione Giuliano Pisapia a Piazza Santi Apostoli Roma, l'abbraccio con Bersani (Afp)
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Nessuno sconto a Renzi

"Discontinuità con il passato"

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"Dobbiamo cambiare, serve discontinuità con il passato", ripete più volte Pisapia, a partire dai "diritti e dal lavoro". Stessi temi indicati da Bersani, seppur con toni più netti e duri nei confronti di Renzi e del suo Pd. "Dobbiamo rivolgerci al popolo del centrosinistra che se ne sta testardamente a casa, disilluso, sfiduciato e spaesato e che sente dalla tv il comizio di Renzi ma gli passa sulla testa come l'acqua sul marmo, ormai", attacca l'ex segretario. "L'unica risposta" alla nuova avanzata del centrodestra "può venire da una sinistra di governo che alzi le sue bandiere e che oggi in Italia questa sinistra può prendere solo la forma di un centrosinistra largo e plurale, politico e civico: con meno di questo - avverte Bersani - non ce la facciamo o possiamo fare solo una nobile testimonianza ma niente di più, e il Pd - è l'affondo - non è stato e non è nelle condizioni e nelle intenzioni di promuovere questo centrosinistra largo", perché finora "ha pensato che il centrosinistra si riassume nel Pd e il Pd si riassume nel capo".
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