Barack Obama ha scelto Milano e le sue bellezze, dalla Pinacoteca Ambrosiana al Duomo, per la sua prima visita all'estero da quando ha detto addio alla Casa Bianca. L'occasione principale è il summit internazionale sulla food innovation, in Fiera Milano, dove martedì l'ex presidente terrà un discorso. Prima di allora il suo tempo è dedicato all'arte e alla cultura e ai vecchi amici: alle 17.30 ha incontrato l'ex premier e attuale segreto del Pd Matteo Renzi.
La visita al Duomo
Arrivato all'aeroporto militare questa mattina intorno alle 12, Obama si è diretto subito in hotel, al Park Hyatt, dove ha riservato tre piani. La folla di curiosi e fan lo ha aspettato a lungo, ma solo i fortunati che si erano appostati all'ingresso secondario lo hanno potuto vedere. Lui sempre sorridente ha salutato con la mano. Sosta e pranzo in hotel, sono durati circa tre ore: alle 15 ha raggiunto in auto la Pinacoteca Ambrosiana dove tra le preziose opere, ha potuto ammirare il codice Atlantico di Leonardo Da Vinci e il volume di Virgilio appartenuto a Francesco Petrarca, con le sue annotazioni personali. Al termine, sempre in auto e con una scorta consistente, si è diretto verso il Duomo, con una decisione che ha spiazzato anche la sicurezza. Tanto che la zona non era transennata e hanno dovuto far allontanare i passanti in fretta e chiudere la Cattedrale anche ai fedeli, facendo uscire tutti. Ad accompagnare Obama, nella vista durata circa una quarantina di minuti è stato l'arciprete della cattedrale Gian Antonio Borgonovo. Con lui l'ex presidente ha ammirato le terrazze panoramiche, l'altare maggiore della cattedrale, il retrocoro e la cripta "Ieamale", che e' stata particolarmente apprezzata. Poi anche un omaggio originale per Obama: monsignor Borgonovo gli ha fatto dono di un orologio a cucù bianco a forma di Duomo. E uno più tradizionale: un libro sulla liturgia ambrosiana.
L'incontro con Renzi
Poi di nuovo in hotel. Qui intorno alle 17.30, lo ha raggiunto il segretario del Pd Matteo Renzi per un incontro privato. Già il giorno prima Renzi aveva annnunciato la sua intenzione di passare a Milano la sua prima giornata da segretario, accogliendo Obama. Al termine del faccia a faccia, i due si sono diretti insieme verso l'Ispi, l'istituto di politica internazionale, dove entrambi erano attesi alla cena, organizzata dalla Obama Foundation, ospitata a Palazzo Clerici. A tavola esponenti del mondo politico, imprenditoriale e manageriale, dall'ex premier Mario Monti a Luca Cordero di Montezemolo, da Diego Della Valle a Marco Tronchetti Provera a John Elkann. Presenti anche Emma Marcegaglia presidente di Eni, e Paolo Baratta, presidente della Biennale di Venezia. A rappresentare il mondo della moda Donatella Versace.
Martedì altra giornata ricca di impegni: Obama visiterà il Cenacolo prima di andare in Fiera a Rho dove prenderà parte a Seeds&Chips - The Global Food Innovation Summit, ideato da Marco Gualtieri. Un appuntamento che coinvolge anche Matteo Renzi che alle 11, interverra' al format Give me five, e il sindaco di Milano Giuseppe Sala che sarà protagonista dell'incontro (alle 10) "Inspire power, feeding tre cities - urban & vertical farming.
Durante la giornata in fiera il primo cittadino consegnerà a Obama le chiavi della citta'. Il momento dell'ex presidente è alle 14, quando terrà il suo Keynote speech per parlare di corretta alimentazione. Poi duetterà con lo chef San Kass, consigliere della campagna Let's Move voluta da Michelle Obama per combattere l'obesità negli Usa.