"C’ è bisogno di gente che ama l’ Italia. Per questo mi metto in gioco". Nina Moric, 40 anni in un'intervista al Corriere ha confermato la sua volontà di fare politica in Italia con CasaPound, il movimento di estrema destra nato nel 2008. Moric, di origine croata, ha passaporto italiano dal 2005. "Io sono sempre stata di destra, è un piacere per me aderire alle loro idee" ha detto al Corriere, aggiungendo di "sapere bene cosa fosse il comunismo" in virtù dlle sue origini croate. Cosa farà per CasaPound? "Mi occuperò di aspetti legati alla comunicazione, per una candidatura si vedrà".
Ha confermato di avere avuto già i primi contatti con il gruppo, avvicinandosi a loro tramite i social. "Io credo in tutto ciò che fa CasaPound. Loro amano l’ Italia, come Trump ama gli Stati Uniti". Fascisti? No, per la Moric CasaPound nel 2017 non c'entra nulla con il ventennio. "In passato per esempio i fascisti ce l’ avevano con i gay, ma CasaPound la pensa diversamente. Loro non hanno mai pronunciato parole razziste o xenofobe".
Il reclutamento della modella tra le file dei sedicenti "fascisti del terzo millennio" non stonerebbe affatto in un movimento che si distacca del tutto dall'immaginario cupo e nostalgico della vecchia militanza nera per una comprensione dei meccanismi della cultura pop che gli equivalenti comunisti non hanno più da tempo. I crescenti consensi tra gli adolescenti dei quali gode Casa Pound sono infatti legati a una struttura mediatica piuttosto raffinato che comprende stazioni radio, gruppi emocore e rap (dai Bronson ai Gang Calavera) e la presa in prestito di icone tradizionalmente di sinistra, a cominciare dal Che Guevara, rilette in chiave nazionalista. Per assicurarsi i consensi dei più giovani bisogna farli sentire ribelli. E l'Atreju di Giorgia Meloni, ormai incanalato in un percorso partitico tradizionale, non ci riusciva più da tempo.