Roma - "Beatrice Di Maio, che secondo la teoria complottista de La Stampa - ripresa da tutti i tg, anche Rai, e i giornali e sposata dal Pd - è l'account chiave della cyber propaganda pro M5S, non è né un ghost, né un fake, né un troll, né un algoritmo, né antani con lo scappellamento a destra". Lo scrive sul suo blog Beppe Grillo in un post intitolato "Smontata la bufala de La Stampa di #Beatricedimaio, ora chiedete scusa!'. "E' lo pseudonimo - sostiene il leader del Movimento - dietro cui si cela Tommasa Giovannoni Ottaviani detta Titti, moglie di Renato Brunetta (lo ha scoperto Franco Bechis). Una figura del menga di queste proporzioni era difficile da immaginare".
"Hanno parlato di cyberfango, il Pd ha sprecato soldi pubblici con un'interrogazione parlando di 'una macchina del fango automatizzata per colpire il Pd' per chiedere se Di Battista o Di Maio ne fossero a conoscenza. Altri - continua Grillo - hanno parlato persino di 'hacker russi filo M5S'. Le comiche! Oggi nessuno di loro twitta più. Tutti a parlare di fake news e di come la gente sui social sia stupida e creda a tutto. Ma vi siete visti? Vi siete bevuti la fake news della Stampa come i bambini che credono alla storia di Babbo Natale. Ci aspettiamo le scuse di tutti. Tutti. Questa campagna diffamatoria contro il MoVimento 5 Stelle deve finire una volta per tutte".
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