Roma - Matteo Renzi torna a parlare della manovra e ribadisce che la legge di stabilità è una legge votata alla crescita e che Bruxelles dovrà prenderne atto e non mettersi a discutere sui decimali.
"La lettera di Bruxelles? La posta la controlla Padoan, la lettera arriverà e riguarderà una serie di Paesi. Noi abbiamo fatto le cose in regola, abbiamo seguito le regole europee anche se non le condividiamo". Lo ha detto il presidente del consiglio, Matteo Renzi, intervistato dal Tg5. "L'Italia sta rispettando totalmente le regole che prevedono clausole eccezionali in caso di eventi eccezionali" come il terremoto. "Abbiamo messo molti soldi nella ricostruzione delle scuole. Io non mi faccio dire da qualche tecnocrate che non si devono mettere a posto le scuole. Perchè la stabilità dei nostri figli vale più della stabilità delle regole europee. La manovra non cambia", ha aggiunto Renzi.
Ecco come funzionano le regole Ue sui conti nazionali
Il presidente del Consiglio conferma che non arriveranno rilievi importanti dall'Unione europea, che la missiva da Bruxelles - dovrebbe arrivare domani - conterrà la richiesta di alcuni chiarimenti sulle una tantum, ma non porterà ad alcuna bocciatura.
Renzi è però tornato ad alzare il tiro: "L'Italia dà ogni anno 20 miliardi all'Ue, decisione del governo Monti, e ne riceve solo 12, io mi sono stancato, questo meccanismo non può andare avanti. Se l'Europa vuole che l'Italia spenda meno, inizi a fare quello che hanno detto e non hanno fatto, ovvero aprire loro le porte ai migranti", ha affermato il presidente del Consiglio perchè Bruxelles su questo tema "ha qualcosa da farsi perdonare". (AGI)