Roma - Vasco Errani, 61 anni, e' stato governatore dell'Emilia-Romagna dal 1999 al 2014 e in quella veste ha gestito l'emergenza del terremoto emiliano del 2012: "E' uno che si e' tirato su le maniche e ha tenuto botta, come dicono in quella regione", ha spiegato il premier Matteo Renzi anticipandone la nomina a commissario straordinario per il sisma del 24 agosto nell'Italia centrale. Quando il sisma di magnitudo 5,9 colpi' l'Emilia Romagna nel 2012, distruggendo intere aree produttive, Errani fu nominato Commissario delegato per l'attuazione degli interventi sui territori emiliani e lancio' lo slogan "Teniamo botta". Il risultato fu il "Modello Emilia" per la ricostruzione basato su una cabina di regia che coinvolgeva sindaci e rappresentanze territoriali, sulla priorita' alla ricostruzione dei centri storici evitando le New Town per collocare i terremotati in moduli provvisori, grande attenzione alla legalita'. "L'esperienza e' fondamentale, Errani ha lavorato molto bene", ha osservato il premier.
Nato a Massa Lombarda in provincia di Ravenna il 17 maggio 1955, Errani aderi' negli anni '70 al Pci. Dal 1983 al 1995 fu consigliere comunale di Ravenna. Nello stesso anno, eletto in Consiglio regionale, assunse l'incarico di Sottosegretario alla Presidenza della Regione Emilia-Romagna nella Giunta Bersani II, ruolo che mantenne fino al giugno 1996. Nel 1997 fu nominato Assessore regionale al Turismo nella Giunta La Forgia Poi nel 1999 il suo incarico piu' importante; quello di Presidente della Regione Emilia Romagna, carica che mantenne fino al 2014. Nel 2012 Vasco Errani fu indagato per falso ideologico con l'accusa di aver fornito informazioni fuorvianti al magistrato che indagava sui contributi "facili" post-sisma concessi dalla regione alla cooperativa "Terremerse", presieduta in passato da suo fratello, Giovanni Errani, indagato a sua volta. Il processo si e' concluso a giugno con l'assoluzione definitiva dalla Corte d'Appello di Bologna perche' "il fatto non costituisce reato". (AGI)