Roma - "Escludo che l'applicazione del nuovo codice degli appalti sia bloccata e quindi possa essere di intralcio alla ricostruzione". Il ministro delle Infrastrutture Graziano Delrio, ha respinto le accuse di ritardi nella riforma dei contratti pubblici, e in un'intervista a Repubblica tiene a chiarire: "Nella prima fase si agira' in emergenza, e quindi secondo le norme dettate dalla Protezione civile, del tutto eccezionali, successivamente - e non sara' questione di giorni - si passera' al regime ordinario. Per allora contiamo di aver esaurito la fase regolatoria e di avere in piena efficacia il nuovo codice con tutta la sua portata anticorruzione e semplificatoria".
Luigi Di Maio, esponente M5s e vicepresidente della Camera, ha promesso vigilanza rigorosa sulla ricostruzione: "Controlleremo carta su carta. Euro su euro. Perche' il primo modo per onorare i nostri morti e' proteggere i loro cari in vita da speculazioni, ruberie e corruttele. Gliel'ho promesso!", ha scritto in un post sul blog di Grillo. La linea del Movimento sara' quella di un rigido controllo su ogni atto della ricostruzione post sisma. Ai funerali solenni di Ascoli, ha spiegato Di Maio, "diverse persone mi hanno guardato dritto negli occhi e mi hanno affidato un messaggio: 'Controllate! Controllate bene come spenderanno i soldi per la ricostruzione, non ci abbandonate, non ci lasciate soli!'. Sono grato a queste persone per la meravigliosa lezione di umanita' e compostezza che mi hanno dato". (AGI)