Roma- La Costituzione italiana è la più bella del mondo, ma si può modificare per ottenere obiettivi di cui si parla da decenni. Parola di Roberto Benigni, che in una lunga intervista a Repubblica in occasione del ritorno su Rai1 del suo show sulla Carta, svela che al referendum costituzionale voterà si', pur "rispettando profondamente le ragioni di coloro che sceglieranno il no". "Sono trent'anni che sento parlare della necessità di superare il bicameralismo perfetto: niente. Di creare un Senato delle Regioni: niente. Di avere un solo voto di fiducia al governo: niente". La riforma voluta da Renzi, osserva l'artista toscano, è "pasticciata e scritta male rispetto alla lingua meravigliosa della Costituzione ma ottiene gli obiettivi di cui parliamo da decenni. Sono meglio del nulla. E io tra i due scenari del giorno dopo, preferisco quello in cui ha vinto il sì. Con l'altro scenario si avrebbe la prova definitiva che il Paese non è riformabile".
Renzi, dice Benigni, "è una persona che stimo. Quando recitavo Dante a Firenze veniva ogni sera, e ogni volta si sedeva più a destra. Prima due file più in là, come per provare, poi quattro, poi sei. Andava sempre a destra, io lo facevo notare al pubblico con una gag infantile, che creava un sacco di risate, segno di popolarità e di simpatia". Verdini, invece "me lo vedo su una piazza, nel mercato, che ti vuol vendere qualcosa e ti convince, poi torni a casa e non sai che fartene. Farebbe bene la Volpe in Pinocchio". E Grillo? "Abbia pazienza, sono un comico, non posso criticare un mio collega - sottolinea Benigni - in realtà riconosco la passione di molti grillini. Ma vede, amando la politica, detesto l'antipolitica. Come si fa a dire candido chiunque ma non un politico? Lo diresti di un chirurgo prima di un'operazione? E poi, questa esaltazione dell'ignoranza, questo rifiuto della politica è un rifiuto di occuparti della tua vita, di quella dei tuoi figli e degli altri. Si punta sul caos rifiutando l'intero sistema e fingendo che tutti siano uguali. Non lo sono mai: anche tra due terribili ce n'è sempre uno meno peggio, esiste sempre la possibilità di distinguere". Salvini le fa rimpiangere Bossi? "Quei politici che sfruttano la paura degli stranieri e puntano a conquistare gli altri passando dal loro lato più debole non sono soltanto xenofobi, sono soprattutto volgari e vecchi, ci tengono inchiodati al passato". (AGI)