Roma - Addio all'uomo del divorzio, dell'aborto, della liberalizzazione delle droghe leggere, dell'eutanasia: non esiste una campagna libertaria in Italia che non abbia recato il sigillo di Marco Pannella, scomparso oggi all'eta' di 86 anni in una clinica romana.
FOTO - Addio a Marco Pannella, le sue battaglie civili hanno cambiato l'Italia
La politica lo saluta con quel misto di retorica e nostalgia che sono inevitabili in momenti come questo, con in più l'ultima, ormai sterile, polemica suscitata da quanti avrebbero voluto per lui una nomina a senatore a vita. Nomina spesso sollecitata con insistenti campagne e comunque mai arrivata. Per tutti parla Sergio Mattarella, che lo ricevette al Quirinale immediatamente dopo essere eletto. Una "coscienza critica del Paese", lo definisce il Capo dello Stato. E Matteo Renzi: un leone delle liberta'". Da sinistra si ricorda un uomo vicino culturalmente, talvolta (soprattutto fino alla meta' degli anni '80) distante politicamente. Anche da destra gli attestati di stima, tra cui spiccano, accanto a quelli degli ex radicali transitati in questa parte dello spettro politico, quello di Silvio Berlusconi. Ma anche quello di Paola Binetti, cattolicissima, che gli rende l'onore delle armi per la sua innegabile coerenza (e non e' l'unica a farlo, tra i politici della sua estrazione culturale).
L'uomo che ha plasmato l'Italia dei diritti
Il Vaticano rende onore all'antico nemico
Radio Radicale ha trasmesso un requiem da lui scelto in vista della morte, lasciando il microfono aperto.
Ilona Staller lo ha ricordato come un padre
Emma Bonino, non ha mai avuto riconoscimenti adeguati
"Non so se Marco l'avrebbe accettata, ma e' nella logica di questo regime che vive da sessant'anni che non sia stato eletto senatore a vita", ha commentato invece con una punta di amarezza Rita Bernardini, oggi leader dei radicali.
Tra gli ex capi di stato oggi velatamente criticati per la mancata consegna del laticlavio anche Giorgio Napolitano, che si è astenuto dal raccontare dei perche' di questa decisione. Poi ha aggiunto: "e' stato pensando a lui che da presidente della Repubblica scrissi il mio primo e unico messaggio alle Camere sulla condizione carceraria". Forse, come riconoscimento, questo vale molto di piu'.
Funerali a Teramo, domenica lutto cittadino
In segno di cordoglio per la scomparsa di Pannella, il sindaco di Teramo Maurizio Brucchi ha proclamato il lutto cittadino per la giornata di domenica 22 maggio, in concomitanza con la cerimonia funebre. Per la giornata sono pertanto sospesi tutti gli incontri e le manifestazioni pubbliche. "L'Amministrazione - dice il sindaco - invita i cittadini, i titolari di attivita' produttive e commerciali, le organizzazioni politiche, sindacali, sociali, culturali ed economiche ad esprimere la propria partecipazione nelle forme ritenute piu' opportune e ad osservare liberamente un minuto di raccoglimento; invita inoltre le scuole, per la giornata di sabato, a riservare adeguato tempo di approfondimento e studio sull'opera e la figura del nostro concittadino". Interpretando il sentimento della popolazione lo scorso 12 maggio, su proposta del primo cittadino, il Consiglio comunale aveva insignito Pannella della Cittadinanza Onoraria e lo stesso sindaco si era recato, il giorno seguente, nell'abitazione romana del leader dei diritti civili per consegnare la simbolica chiave della citta'.
La salma arriverà a Teramo nella notte tra sabato e domenica (presumibilmente attorno all'una) e rimarrà nella camera ardente che sarà allestita nell'aula consiliare del Municipio fino alle 15 del giorno successivo, quando il feretro sarà trasferito al cimitero cittadino, dove verrà tumulato.
Nato il 2 maggio a Teramo, Pannella negli ultimi mesi era rimasto chiuso in casa per le sue precarie condizioni di salute. E' stato membro della Gioventù liberale e poi leader dell'Unione Goliardica Italiana negli anni dell'università. Tra i fondatori nel 1955 del Partito Radicale dei Democratici e dei Liberali, è tra i piu' longevi personaggi della scena politica italiana (deputato dal 1976 al 1992) e uno dei protagonisti delle battaglie civili degli anni Settanta e della fase di transizione tra la prima e la seconda Repubblica. Sul suo profilo Twitter, si presenta al mondo come "radicale, socialista, liberale, federalista-europeo, anticlericale, antiproibizionista, antimilitarista, nonviolento".
Marco Pannella ha compiuto lo scorso 2 maggio 86 anni e ha "festeggiato" idealmente pochi giorni fa quando ha visto il Parlamento approvare la legge sulle unioni civili che è stata una delle più importanti battaglie che ha combattuto col suo Partito radicale. Il 2 maggio, in occasione del compleanno, a quello che molti hanno definito il "leone delle battaglie per i diritti civili" sono giunti messaggi affettuosi da colleghi e amici, da politici a cantanti e intellettuali. Su Twitter in tanti hanno festeggiato il leader radicale postando foto e video di ieri e di oggi, immagini di cortei e interventi ai comizi storici guidati del 'grande vecchio'. In molti lo hanno ringraziato per "gli anni di battaglie politiche e ideologiche' che ne fanno "un esempio da seguire" e "un modello di riferimento", ricordano i suoi proverbiali scioperi della fame e ne celebrano "la lezione di liberta' e laicita'". Tutti lo hanno celebrato come "maestro" e "faro" esaltandone la coerenza e tenacia.
Tra i tanti anche Vasco Rossi che ha registrato per l'occasione un videomessaggio per i suoi "86 anni di vita vissuti sempre sul fronte dei diritti civili e sociali". E al leader radicale è arrivata anche la telefonata d'auguri del Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella. Oltre a quelli dei tanti 'compagni di battaglie' e avversari politici.
Berlusconi, un esempio per tutti
"Caro Marco, tanti affettuosi auguri, ti voglio bene, tutti noi di Forza Italia ti vogliamo bene"- Silvio Berlusconi ha rivolto così a Pannella, dai microfoni di Radio Radicale, gli auguri per il suo ottantaseiesimo compleanno. "In 22 anni - ha detto Berlusconi - abbiamo condiviso con te molte battaglie in nome della democrazia e della libertà e abbiamo visto come tu ti batta sempre in assoluta trasparenza, sempre all'insegna del disinteresse e con sacrificio personale. Sei sempre stato un esempio per noi, un modello per i più giovani, un modello davvero per tutti. Il tuo impegno è stato sempre una testimonianza della tua generosità e della tua coerenza, grazie per quanto hai fatto per noi, per un'Italia più democratica e più libera. Ti auguro di stare bene a nome di tutti gli azzurri di Forza Italia, ti abbraccio con tanto affetto, tuo Silvio".
Bertinotti, merita gli auguri di tutto il Paese
"Per me Marco merita un augurio quotidiano, meriterebbe che gli si rinnovassero ogni giorno gli auguri. Senza retorica, davvero penso che meriti gli auguri dell'intero Paese, non sono molte le persone che se lo possono permettere, lui se lo può davvero permettere e noi glielo dobbiamo". Così Fausto Bertinotti da Radio Radicale ha rivolto gli auguri di compleanno a Pannella. "Marco continua nel suo cammino con molti riconoscimenti e nessun riconoscimento formale - ha detto Bertinotti - mi dispiace che non sia stato fatto senatore a vita, credo che non dispiaccia a Marco ma a me dispiace, non per Marco ma per la Repubblica, che credo debba essere onorata dei suoi uomini migliori e farsene forte, e se non lo fa vuol dire che non e' capace di indicare un esempio. Contemporaneamente c'è il riconoscimento largo del Paese, della gente che si interessa di politica, di quelli che vivono questa passione in particolare, questo in qualche modo è un segno dei tempi perché Marco Pannella è anche una cartina di tornasole, da come viene valutato, incontrato, si può capire lo stato di salute di chi manifesta questa attenzione e non è un caso che nelle istituzioni come tali ci sia questo silenzio e invece questo vero e proprio pellegrinaggio laico, repubblicano, ad andarlo ad incontrare che riconosce questa presenza, questo lievito nella società' civile". (AGI)