Roma - La commissione Giustizia del Senato voterà domani alle 13, su proposta dei relatori Felice Casson e Giuseppe Cucca, l'abbinamento del ddl sul processo penale con i provvdeimenti sulla prescrizione. Sono otto in tutto e fra questi c'è anche il testo approvato alla Camera. Solo dopo questo passaggio potrà essere presentato un testo base che, ha spiegato Felice Casson, riguarda anche le norme sulla prescrizione. All'abbinamento dei testi è favorevole anche Ap che chiede modifiche sulla prescrizione.
"Per i reati contro la pubblica amministrazione con le modifiche che faremo i tempi saranno cosi' lunghi che l'ipotesi di prescrizione diventerà teorica. A normative vigenti, con risorse uguali, vediamo che vi sono distretti con un numero significativo di prescrizioni e altri con dati piu' contenuti". Lo ha detto il ministro della Giustizia Andrea Orlando che è tornato a parlare della riforma della prescrizione, intervistato a Radio Anch'io. Un tema caldo, che è stato discusso anche dalla giunta dell'Anm nella prima riunione dopo le polemiche scatenate dalle dichiarazioni del presidente del sindacato delle toghe, Piercamillo Davigo. Una "riforma organica" della prescrissione è infatti per l'Anm "una priorità", ha rimarcato il segretario Francesco Minisci al termine della giunta. Proprio mentre il ministro Orlando alla Camera registrava passi avanti: "Il confronto nella maggioranza - ha detto il guardasigilli - procede nella direzione giusta. Utilizzando l'impianto del testo uscito dalla Camera, si lavora per rivedere complessivamente il meccanismo della prescrizione e per prevedere per i reati contro la pubblica amministrazione tempi piu' lunghi per la prescrizione, in modo da rendere pressochè impossibile che i processi in questa materia possano finire nel nulla".
Governo lavora a intesa
Sulla prescrizione il Pd punta a inserire nel ddl sul processo penale le norme sulla prescrizione già votate alla Camera che contengono l'aumento dei tempi per i reati contro la P.A.. Ncd , che sul testo si è allora astenuta, ora tiene il punto ma si dice fiduciosa di arrivare a una intesa che porti a modifiche. Continua l'interlocuzione di maggioranza a Palazzo Madama dove si cerca un'intesa. Oggi si sono nuovamente visti il capogruppo Pd Luigi Zanda e il capogruppo di Ap Renato Schifani. Il testo base per la riforma non è ancora stato depositato. Oggi in commissione i relatori hanno proposto l'abbinamento del ddl sul processo penale a quelli che riguardano la prescrizione che verrà votato domani .
Anche Ap è d'accordo all'unificazione: "a noi interessa lavorare speditamente per dare una risposta al Paese", ha detto Renato Schifani. Si parte dal testo Camera "per una questione procedurale", l'accordo sui contenuti arriverà nella fase emendativa "con le proposte di maggioranza", ha spiegato. E ha confermato in serata: "Area popolare non cambia posizione, ma rimane fiduciosa sulla circostanza che all'interno della maggioranza si trovi un giusto equilibrio sulla riforma della prescrizione. Domani si voterà il collegamento del testo trasmessoci dalla Camera dei Deputati alla riforma del processo penale, ma non sarà certamente questo testo di partenza a essere quello finale. Dobbiamo trovare il giusto equilibrio tra eccessiva dilatazione del termine di prescrizione, che violerebbe l'articolo 111 della Costituzione sulla ragionevole durata dei processi, e nel contempo evitare che si prescrivano sempre di piu' i reati contro la Pubblica Amministrazione. Lavoreremo per questo alla luce del sole e con senso di responsabilità nell'interesse della giustizia e della presunzione di non colpevolezza prevista dalla nostra Costituzione, che a volte viene violata sostanzialmente dalla lunghezza di indagini che costituiscono condanne preventive".
"Sulla prescrizione si accelera", ha commentato Giuseppe Lumia, capogruppo Pd in commissione Giustizia di palazzo Madama, "in commissione Giustizia sono state avanzate le proposte dei relatori sugli abbinamenti delle leggi che dettano le materie intorno cui si lavorerà sulla riforma del processo penale. La novità sta nel fatto che sulla prescrizione si accelera, per farla diventare parte integrante della riforma del processo penale alla luce anche di quanto già votato su questo tema alla Camera dei deputati".
Anche il Movimento 5 stelle è favorevole ad inserire le norme sulla prescrizone nella riforma del processo penale. Quella sulla modifica della prescrizione è una "battaglia che portiamo avanti da molto tempo e se questo serve ad accelerare i tempi ben venga l'inserimento di queste norme nella riforma del processo penale", spiega il senatore Maurizio Buccarella a chi lo interpella.
Il guardasigilli ha usato toni distensivi parlando dei rapporti tra politica e magistratura: "Mi auguro - ha affermato Orlando - che ci sia la capacità di proseguire l'interlocuzione che in questi anni ha portato a risultati positivi". Un segnale colto da Davigo, che dopo la giunta Anm ha definito "incoraggianti" le parole del ministro.
"Siamo da sempre disponibili al dialogo, che è cosa diversa da quando veniamo insultati", ha detto il presidente dell'Anm, e ai cronisti che chiedevano se si sentisse insultato, ha risposto: "Non io, la magistratura italiana. Si tratta di trovare le strade idonee - ha aggiunto - per dare efficienza al sistema giudiziario. Sotto questo profilo mi sembra che il ministro Orlando abbia fatto dichiarazioni incoraggianti".
Davigo, pronti a dialogo ma no insulti a toghe
Da parte sua, il segretario dell'Anm Francesco Minisci ha segnalato la compatezza del sindacato parlando di "forte collegalità" nella riunione della giunta Anm di questo pomeriggio, la prima dopo le polemiche tra politica e toghe sorte a seguito dell'intervista rilasciata venerdi' scorso da Davigo. "Abbiamo affermato con forza la nostra collegialità - ha detto Minisci - e la giunta si è svolta in un clima di grande pacatezza. Questa era la posizione già emersa venerdi' sera con le precisazioni del presidente e con il comunicato della segreteria generale di sabato: non intendiamo alimentare lo scontro". Al fianco di Davigo si era schierato in mattinata il presidente dell'Autorità nazionale anticorruzione, Raffaele Cantone, sottolineando che "la lotta al fenomeno della corruzione richiede interventi ad ampio raggio, non solo legislativi".Ad esempio, occorrono regole chiare sul finanziamento ai politici e alle loro Fondazioni. E' grave se non sappiamo chi finanzia la politica. Le attività della politica o connesse alla politica devono essere trasparenti. Questo è un primo passo fondamentale", aveva ribadito Cantone, che aveva poi aggiunto: "Non credo che i magistrati debbano parlare solo con le sentenze, a volte persino noi facciamo fatica a capirle. Ritengo che in una dialettica democratica è giusto che i magistrati facciano sentire la propria opinione su una legge che sta per essere varata e quindi prima della sua applicazione".
Per Cantone, "la corruzione di oggi resta il principale strumento per avvicinare gli amministratori, visto che la mafia in generale con la sua forza di intimidazione si è sostanzialmente indebolita. Gli amministratori sono molto semplici a farsi corrompere c'è gente che non vede l'ora di farsi avvicinare per fare un po' di soldi". Il presidente dell'Anac aveva comunque evidenziato che "la politica in epoca recente ha fatto tanto contro la corruzione. Penso alla legge sul falso in bilancio o a quella sull'autoriciclaggio". (AGI)