Roma - "Sono dell'opinione che i magistrati non debbano di occuparsi di politica, mai. Anche perche' quando lo fanno, in genere non sono molto bravi a farlo, non e' il loro mestiere". Lo ha detto il neo presidente dell'Anm Piercamillo Davigo, a Sky TG24 Hd. "Io penso - ha proseguito - che i magistrati debbano fare i magistrati. Il nostro mestiere e' valutare le prove e accertare se sono stati commessi o no reati. Ho usato una volta una battuta e ho detto: 'Io non mi occupo di politica, mi occupo di politici se e quando rubano'". Circa le recenti dichiarazioni del premier Renzi sul lavoro dei magistrati, Davigo ha detto: "Non intendo commentare le dichiarazioni del Presidente del Consiglio per la semplice ragione che non si e' ancora riunita la Giunta Esecutiva Centrale. Il presidente dell'Associazione Magistrati non e' un uomo solo al comando, l'Anm ha un governo collegiale e devo interpellare anche gli altri". A questo proposito, Davigo ha detto che "la notizia positiva, dopo 15 anni, e' la ritrovata unione di tutti i gruppi dell'Associazione Nazionale Magistrati. Presentarsi uniti e' sicuramente piu' produttivo che presentarsi divisi ai rapporti con l'esterno".
Parlando, poi, dei problemi del settore giustizia in Italia, Davigo ha osservato come "i magistrati italiani siano i piu' produttivi dei 48 Stati membri del Consiglio d'Europa". A certificarlo e' "la Commissione Europea per l'Efficienza della Giustizia, organismo del Consiglio d'Europa che raggruppa 48 Stati, che pubblica ogni biennio un rapporto sull'andamento della giustizia". Per il nuovo presidente dell'Anm, insomma, "le disfunzioni della giustizia hanno cause del tutto diverse dall'asserita scarsa produttivita' dei magistrati. Noi produciamo il doppio dei nostri colleghi francesi e il quadruplo dei nostri colleghi tedeschi. Il problema e' che in Italia c'e' una domanda di giustizia patologica che non ha equivalenti negli altri Paesi. La cura - ha precisato Davigo - sta nel ricondurre a livelli fisiologici questa domanda". (AGI)