Roma - E' bagarre alla Camera sul tema caldo dei mutui. Il Movimento 5 stelle protesta, blocca i lavori della commissione Finanze che dovrebbe esaminare il provvedimento, poi la protesta prosegue in aula e il presidente di turno, il grillino Luigi Di Maio, espelle tre deputati pentastellati, ma anche il dem Emanuele Fiano e alla protesta sul provvedimento si somma quella del Pd contro il vicepresidente della Camera. Alla fine Laura Boldrini interviene e annuncia per domani una riunione dell'ufficio di presidenza di Montecitorio che decidera' eventuali sanzioni. Ma i 5 Stelle annunciano che la protesta contro il provvedimento proseguira'. Da giorni i 5 Stelle attaccano il decreto legislativo che recepisce la direttiva europea in base alla quale una casa su cui e' stato acceso un mutuo, entra nella disponibilita' della banca se il proprietario non salda sette rate del mutuo. Dopo le rassicurazioni di ieri del Ministero dell'Economia, Antonio Patuelli, presidente dell'Abi, ha assicurato stamane che "non c'e' rischio di avere la casa pignorata" perche' non c'e' tale intenzione da parte delle banche. Ma Forza Italia e' da tempo sugli scudi, cosi' come Sel, Fdi e i sindacati e in mattinata Beppe Grillo sul blog lancia l'allarme: "La casa non si tocca, non glielo permetteremo!".
E cosi' a Montecitorio parte l'ostruzionismo, ma nel senso piu' fisico del termine. Un gruppo di deputati M5s occupa il corridoio antistante l'aula della commissione Finanze che deve esaminare il dlgs, alla fine i commissari possono entrare ma il tempo rimasto e' poco e la seduta slitta a domani. "La norma e' migliorabile ma quanto accaduto oggi e' assurdo" stigmatizza il viceministro dell'Economia, Enrico Zanetti. La protesta e' proseguita nell'Aula della Camera, mentre il governo si accingeva a rispondere ad unainterrogazione, i deputati M5S hanno innalzato striscioni fin sotto il banco della presidenza scandendo lo slogan "giu' le mani dalla casa". Il presidente di turno, Luigi Di Maio, ha richiamato i suoi colleghi all'ordine e ha poi espulso i pentastellati Marco Brugnerotto, Ivan Della Valle e Nicola Bianchi. La seduta e' stata sospesa ma alla ripresa dei lavori dopo il question time la richiesta di sospendere la seduta fino a una conferenza dei capigruppo, da parte del capogruppo Pd Ettore Rosato, ha nuovamente scaldato gli animi dei 5 Stelle. Rosato chiedeva che il caso dell'occupazione del corridoio della commissione Finanze venisse censurato, i 5 Stelle hanno protestato ed Emanuele Fiano, Pd, che e' giunto sotto la presidenza per protestare verso Luigi Di Maio e' stato a sua volta espulso. "Quali sono le argomentazioni del Pd? Ho espulso tre persone, che sono miei colleghi di partito, ho richiamato altri deputati" ha spiegato Luigi Di Maio. "Ho fatto quello che dovrebbe fare un presidente della Camera, quindi non capisco quali sono le argomentazioni del Pd". La presidente della Camera, Laura Boldrini, ha poi stigmatizzato in conferenza dei capigruppo quanto accaduto in Aula durante il question time. Boldrini, che prima di riunire la capigruppo ha sentito Luigi Di Maio (M5S), ha annunciato che domani si riunira' l'ufficio di presidenza per esaminare quanto accaduto e comminare le eventuali sanzioni. Infine, Boldrini ha ricordato che gia' nel settembre scorso, quando avvenne una protesta simile in Aula durante una diretta tv, scrisse all'allora capogruppo 5 Stelle per avvisare che dalla prossima volta sarebbero state decise sanzioni a carico degli autori della protesta. "Continueremo questa battaglia finche' il governo non ritira il decreto sui mutui" ha pero' annunciato il capogruppo M5S alla Camera, Davide Crippa. (AGI) T