Roima - Per le unioni civili è il giorno della verita'. Stralciate le adozioni, eliminato l'obbligo di fedeltà, il governo ha posto la fiducia sul maxiemendamento che verrà votata stasera.
CIRINNA' IN AULA, VIA ADOZIONI "UN BUCO NEL CUORE"
"Siamo stati costretti, pur di arrivare all'approvazione di questa legge, a prendere una decisione durissima: procedere con la fiducia. Ve lo dico chiaramente, noi non ce la siamo sentita di esporre alla roulette del voto segreto i diritti delle persone". Lo ha detto, in un passaggio del suo intervento in Aula al Senato, Monica Cirinna', la senatrice del Pd 'madrina' della legge sulle unioni civili, ripercorrendo le tappe dell'iter del ddl, dal no dei 5 Stelle al canguro in poi. Cirinna' non nasconde la delusione: "Lo stralcio dell'art.5 resta un buco nel mio cuore", ovvero l'eliminazione della stepchild adoption, ma la legge riscritta nel maxiemendamento, "seppure menomata rappresenta un passo avanti".
ALFANO ESULTA, "IMPEDITA RIVOLUZIONE CONTRONATURA"
All'indomani dell'accordo di maggioranza sulle unioni civili è il momento della resa dei conti. E mentre Angelino Alfano esulta perchè con il nuovo progetto di legge che non permette le adozioni, "abbiamo impedito una rivoluzione contro natura", partono bordate dalle opposizioni - con Paolo Romani che accusa Ncd di essersi venduito per 30 denati - e dalla fronda Pd, con Pippo Civati che chiede le dimissioni del ministro dell'Interno.
Intanto, è bufera per le parole del ministro dell'Interno, Angelino Alfano: "abbiamo impedito una rivoluzione contro natura". E se, secondo Alfano "è assolutamente di buon senso dare più diritti ai soggetti anche dello stesso sesso che compongono una coppia, una unione, al tempo stesso l'istituto giuridico del matrimonio è ben distinto da quello dell'unione". Ecco perchè, ha proseguito prima dell'inizio del Consiglio Affari Interni che si concentrerà sulla situazione dei migranti, "è stato un bel regalo all'Italia avere impedito che due persone dello stesso sesso, cui lo impedisce la natura, avessero la possibilità di avere un figlio. Abbiamo impedito una rivoluzione contro natura e antropologica, credo sia stato un nostro risultato".
Per Valentina Castaldini, portavoce nazionale del Nuovo Centrodestra "finalmente ha prevalso il buon senso. Con l'accordo raggiunto sul maxiemendamento al testo sulle unioni civili riusciremo a fare una legge condivisibile che riconosce i diritti dei singoli senza ledere quelli dei bambini. Soprattutto, faremo una legge che piace agli italiani che per l'85% sono contrari alle adozioni per le coppie dello stesso sesso. Si tratta di un accordo che è stato possibile solo con noi, che siamo alleati solidi e coerenti e che non abbiamo mai cambiato posizione".
Civati chiede ad Alfano di "prendere la macchina del tempo che lo ha portato fino a noi e di ritornare alla preistoria da cui proviene. Un ministro dell'Eterno ritorno alla discriminazione. Si dimetta". E rincara la dose Mario Mauro, secondo cui "Alfano si è sempre venduto e la partita è truccata, ma da sempre, cosi' come Grasso recita da sempre, sulla base del copione allestito per lui da Renzi e Alfano".
Nel corso della conferenza stampa delle opposizioni di centrodestra al Senato, Mauro annuncia che "la Cirinnà non c'è più, sostituita da un testo siglato da statisti come Renzi e Alfano. Ora il testo è ancora più incostituzionale, ed anche irrazionale, perché alle copie etero senza vincoli non si danno diritti, mentre a quelle gay sì. E allora chiedo perchè si mantengono mantenimento e separazione?".
"Raramente si è visto un maxiemendamento del governo interamente sostitutivo di un ddl. Quanto sta accandendo in queste ore offre la drammatica immagine al Paese di un vulnus da parte del Pd e del governo alle regole della democrazia". Paolo Romani manifesta così la "profonda inquietudine" di FI nella partita al Senato sulle unioni civili e nel corso della conferenza stampa aggiunge che "questo si deve alla volontà del Pd e della maggioranza alla ricerca della soluzione dei suoi problemi interni". "Avremmo voluto - dice ancora il capogrupo FI al Senato - che anche la Presidenza del Senato si fosse fatta carico dell'esigenza di dibattito su questo testo".
E' anche Ncd, il bersaglio della conferenza stampa. C'e' chi, il capogruppo leghista a Palazzo Madama, Gian Marco Centinaio, li attacca come "traditori dei 30 denari" rispetto al popolo del Family Day, ma è Maurizio Gasparri a chiudere l'incontro con i giornalisti con la 'summa' della critica che FI, Lega, CoR e Idea, muovono al partito di Angelino Alfano: "Ncd ha voluto che fosse cancellato il riferimento alla fedeltà, e sono stati coerenti, gli va riconosciuto. Perche' loro la fedeltà non sanno proprio cosa sia". (AGI)