Roma - "C'e' una situazione di confusione. In questo momento forse l'unico aspetto positivo da cogliere e' che, per la prima volta, il Consiglio presidenziale libico e il Parlamento di Tobruk sono in dialettica. Infatti il Parlamento ha chiesto al Consiglio di presidenza di presentare a breve una nuova lista di ministri". Cosi' Giorgio Starace, inviato speciale per la Libia del ministero degli Esteri, ha commentato all'AGI la mancata fiducia accordata dall'assemblea di Tripoli al nuovo governo di unita' nazionale. L'inviato della Farnesina sta seguendo da vicino gli sviluppi della situazione.
Pur bocciando il nuovo esecutivo - i deputati hanno chiesto la presentazione entro 10 giorni di una lista di ministri piu' snella rispetto agli attuali 32 -, il Parlamento di Tobruk ha pero' approvato, con una maggioranza di 97 voti, l'accordo politico di riconciliazione nazionale firmato a Skhirat, in Marocco. E domani dovrebbe esserci il voto per l'inserimento dell'accordo nella dichiarazione costituzionale. Desta preoccupazione, infine, lo stralcio dell'articolo 8 relativo al comando unificato delle forze armate e i poteri di nomina militari e di sicurezza in seno al Consiglio di presidenza. La norma non era gradita al generale Khalifa Haftar. Ancora non e' chiaro se l'articolo e' stato congelato in attesa di decisioni oppure se e' stato abolito. (AGI)
(25 gennaio 2016)
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