Roma - Continuano i malumori tra il governo italiano e la Commissione europea, nonostante gli appelli al buonsenso lanciati dal ministro Paolo Gentiloni, al suo arrivo al Consiglio degli Affari Esteri, e le rassicurazioni dell'Alto rappresentante per la politica estera Ue Federica Mogherini che ribadisce quanto siano dalla stessa parte Italia ed Europa su temi quali economia e migranti. Secondo alcuni fonti diplomatiche, però, i malumori di Bruxelles nei confronti di Roma, culminati nello sfogo di venerdì scorso del presidente Jean-Claude Juncker, nascono dall'assenza di interlocutori chiari nel governo italiano per affrontare i diversi dossier. Infatti, se ci sono rapporti di fiducia dal punto di vista diplomatico e tecnico, a Bruxelles ci si lamenta della mancanza di continuità nello scambio, tale da evitare i malintesi, che invece si fanno più frequenti. I dialoghi "dietro le quinte" sono una costante fra le istituzioni Ue e tutti i paesi, mentre, secondo queste interpretazioni, sono carenti per quanto riguarda il governo italiano. Venerdì Juncker ha detto che il governo italiano "sbaglia a criticare la commissione" ricordando in particolare le aperture di Bruxelles sulla flessibilità nella valutazione dei conti pubblici italiani. Ma dall'Italia arriva una smentita. Secondo fonti del governo, se l'obiettivo è quello di lavorare in modo costruttivo e di costruire un dialogo, non si cerchino scorciatoie: la Commissione conosce la composizione del governo, tanto che sui singoli dossier e con i singoli commissari il dialogo non si è mai interrotto, continua oggi e continuerà domani. E Gentiloni, senza voler entrare nel merito delle polemiche, ha precisato che l'Italia "ha un governo nel pieno dei suoi poteri".
.Mogherini smorza le polemiche: Italia e Ue insieme
"C'è un governo e si discute: ci sono problemi e sfide per l'Unione europea e bisogna concentrarsi su questo", ha aggiunto. Poi scherzando ha sottolineato che essere "capo della diplomazia significa essere diplomatici e non articolare ulteriormente su questa questione. A Roma c'è un governo, si discute e ci sono un presidente del Consiglio, un ministro degli Esteri, degli Interni, dell'Economia: a seconda delle questioni, l'Italia ha un governo nel pieno dei suoi poteri". Anche Federica Mogherini ha voluto chiarire la polemica fra Roma e Bruxelles, dopo essere stata accusata di non difendere con forza gli interessi italiani in Europa. "è chiaro che siamo dalla stessa parte", ha detto l'Alto rappresentante per la politica estera Ue. "è chiaro che io lavoro per tutta l'Unione europea e i cittadini europei, ma la mia storia politica, le mie idee e la mia nazionalità non scompaiono da un giorno all'altro". E, rispondendo alle indiscrezioni sulla presunta assenza di interlocutori nel governo italiano, diffuse oggi a Bruxelles, ha aggiunto che "i canali con il governo italiano ci sono, funzionano, sono aperti e ci sono scambi costanti. Da quello che vedo quotidianamente, il lavoro comune funziona: l'invito è quindi a seguire le fonti ufficiali e non quelle non specificate". Gli interessi dell'Italia e dell'Unione europea quindi "coincidono" e "in particolare sulla flessibilità in campo economico e sull'immigrazione l'Italia e la Commissione lavorano per raggiungere gli stessi obiettivi".
In un anno di lavoro della Commissione Juncker, su questi due temi principali "sono stati introdotti strumenti che prima non c'erano", ha aggiunto Mogherini. Questo "non significa che tutto quello che facciamo va bene o che tutto quello che facciamo basti. Ma se guardiamo a un anno fa, non esisteva la flessibilità nè la politica comune sull'immigrazione". Insomma, in particolare su questi due temi "l'agenda politica dell'Italia coincide con quella di altri stati e con quella della Commissione". A ribadire l'assenza di qualsiasi problema tra Italia e la Commissione europea è anche il sottosegretario alla presidenza del Consiglio con delega agli Affari europea, Sandro Gozi. "Non abbiamo problemi personali con alcuno in Commissione, non abbiamo problemi personali con alcuno dei membri in Commissione", ha detto sottolineando che le dichiarazioni "off the record" della Commissione europea sull'Italia "sono inusuali" e "riteniamo che si risolvano con la politica, che è nell'interesse dell'Europa che vuole cambiare". (AGI)
(18 gennaio 2016)