(AGI) - Roma, 14 gen. - (di Barbara Tedaldi) "Non risultano italiani tra i feriti, ho appena sentito l'Unita' di crisi". Benedetto Della Vedova, sottosegretario agli Esteri, commenta con l'AGI l'attentato di stamane a Giacarta ed esprime la sua "solidarieta' e vicinanza alle famiglie delle vittime, al popolo, e alle istituzioni indonesiane". Da mesi il presidente Joko Widodo ha intensificato la lotta al terrorismo in un paese in cui il timore che l'Isis possa nuovi fare proseliti e' sempre presente.
"Se qualcuno dentro e fuori l'Indonesia immaginava,
nonostante gli episodi del passato, che il piu' popoloso paese
islamico per i suoi connotati di non partecipazione alle
vicende mediorientale fosse immune, quell'illusione non c'e'
piu'" constata Della Vedova. "Il che - aggiunge - non significa
che vi siano prospettive necessariamente cupe. Ma certamente e'
il segno che anche un paese caratterizzato da un Islam che ha
garantito e garantisce una societa' democratica, con
un'alternanza di governi e istituzioni che rispettano e
garantiscano la pluralita' religiosa, e' nel mirino della
follia terroristica come altri paesi islamici e non islamici".
Sul perche' sia stata colpita l'Indonesia, Della Vedova
spiega: "attentati in realta' ce ne sono stati anche in
passato. Certamente l'Indonesia e' ad oggi il paese piu'
lontano possibile dall'Isis per i suoi connotati di democrazia
e difesa del pluralismo, e in questa dimensione entra tra i
nemici dello stato islamico. E' un nemico piu'
politico-culturale che non militare, come si puo' invece dire
per la Turchia o i Paesi europei".
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