- Roma - "Il Ministro del Lavoro e delle Politiche Sociali, Giuliano Poletti, ha provveduto a rispondere alla mia interrogazione in merito agli ultimi incidenti avvenuti presso lo stabilimento Ilva di Taranto. La mia interrogazione intendeva portare l’attenzione del Governo sugli ennesimi fatti che hanno portato, in data 17/11/2015, alla morte dell’operaio specializzato Cosimo Martucci, nonché ottenere risposte dall’esecutivo per quanto riguarda la tutela della salute e la sicurezza dei lavoratori impiegati presso lo stabilimento Ilva. La risposta del Ministro, a onor del vero, non si è fatta attendere ed è stata molto esaustiva per quanto concerne dati e statistiche sugli incidenti avvenuti all’Ilva dal 2012 ad oggi, nonché sugli aspetti riguardanti le reversibilità pensionistiche e le indennità nei confronti dei parenti degli operai deceduti ovvero dei lavoratori con invalidità dovute ad incidenti non mortali". Lo dichiara Vincenza Labriola, capogruppo per il Gruppo Misto in commissione Lavoro. "Tuttavia, ed è questo il motivo per cui non posso dichiararmi soddisfatta completamente, non ho ricevuto risposte concrete su quanto effettivamente intende fare il Governo per ovviare al ripetersi d’incidenti. Il fatto che negli ultimi quattro anni gli infortuni siano notevolmente diminuiti - spiega Labriola - non può certamente essere motivo di giubilo, anche perché, è bene ricordare, che dal commissariamento dell’Ilva ad oggi, quasi l’80% degli impianti risulta essere non funzionante. A questo punto - conclude l'esponente del Gruppo mISTO - non mi resta che attendere la discussione del nuovo decreto legge governativo che è atteso a breve dal Parlamento, sperando che, almeno in quella sede, l’esecutivo possa fornire risposte più concrete ai cittadini di Taranto”.