"Abbiamo firmato un contratto di governo che va rispettato da entrambi i contraenti": ad affermarlo è il vicepremier Luigi Di Maio in un'intervista al Corriere della Sera. Di Maio ha replicato ai dubbi del sottosegretario Giancarlo Giorgetti sul reddito di cittadinanza ribadendo che "sarà operativo nei primi tre mesi del 2019".
"Se vedo un problema", ha aggiunto, "non è nelle risorse o nelle norme, ma quando qualcuno non crede in quello che stiamo facendo. Se qualche membro del governo non crede in quello che stiamo facendo, allora è un rischio per i cittadini prima di tutto".
"La Commissione Ue non arriverà alle sanzioni"
Riguardo le perplessità della Commissione Ue sulla manovra, il vicepremier pensa che non si arriverà a sanzioni all'Italia. "Non credo si arriverà a questo punto", ha affermato, "non succederà, non ci sono nemmeno i presupposti per alcune ipotesi. E sono convinto che il premier Conte e il ministro Tria sapranno spiegare alla Commissione la bontà della manovra".
Quanto alla possibilità che l'Italia compia passi per andare incontro alle richieste dell'Unione Europea, Di Maio è categorico: "Se il tema è mettere in discussione il reddito di cittadinanza o il superamento della Fornero non c'è rilievo che tenga. Specifico che ci sono ulteriori tagli agli sprechi da fare e andremo fino in fondo".