AGI - Le battute ironiche e gli accostamenti inappropriati di immagini, sulla scia del tormentone 'Barbenheimer' (l'hashtag globalmente più gettonato dopo l'uscita dei due blockbuster, "Barbie" e "Oppenheimer") non sono gradite a Tokio, tanto che la Warner Bros giapponese ha preteso scuse ufficiale.
Se molti vanno matti per i meme e per i fotomontaggi e montaggi video che vedono la bambola Mattel inserita in una scenario da fine del mondo, Tokyo non è ovviamente dello stesso avviso, tanto più che il nuovo 'trend' sta prendendo piede in tutto il mondo a pochi giorni dalla commemorazione del 78mo anniversario dei bombardamenti di Hiroshima e Nagasaki, del 6 e 9 agosto 1945.
Nello stesso giorno in cui le autorità pakistane del Punjab danno l'ok alla proiezione di "Barbie" dopo averne censurato le scene "più discutibili", dal Paese del Sol levante giunge la conferma che la questione dei 'meme' non sarà presa sotto gamba: molti programmi televisivi, fra l'altro, riferisce il quotidiano Le Monde, hanno già dedicato ampi servizi alla vicenda.
L''umorismo' che circola in rete - Barbie che assiste 'estasiata' a un'esplosione atomica 'rosa', Barbie che esce dal parrucchiere con una singolare 'coiffure' a fungo, tanto per rendere l'idea - ha fatto infuriare buona parte dell'opinione pubblica giapponese, soprattutto perché gli account ufficiali dei due film stanno reagendo sui social a anche ai meme di dubbio gusto, dimostrando non solo scarsa sensibilità ma anche poca intenzione di metter fine all'inappropriato tormentone.
La situazione ha spinto la stessa filiale giapponese di Warner Bros a prender posizione e pretendere le scuse dalla casa madre. "Riteniamo estremamente deplorevole che l'account ufficiale del quartier generale americano del film 'Barbie' abbia reagito ai post sui social media dei fan di 'Barbenheimer'. Prendiamo questa situazione molto seriamente e chiediamo alla sede centrale degli Stati Uniti di prendere misure appropriate. Ci scusiamo con chi si è offeso per questa serie di reazioni sconsiderate", ha scritto Warner Bros Giappone in una lettera diffusa sui social.
La risposta dalla California, velatamente imbarazzata, non si è fatta attendere ed è stata pubblicata anche da Variety: "Warner Bors - si legge - si rammarica dell'esser stata recentemente insensibile sui social media. Lo studio si scusa sinceramente". Sperando che la presa di posizione ufficiale della major statunitense possa bastare a fermare un trend che è sicuramente sfuggito di mano.