AGI - Intervenire sulle difficoltà dei migranti più giovani che sbarcano in Italia non accompagnati offrendogli un percorso che, gradualmente, li accompagni verso l'autonomia e l'inserimento pieno - sociale e lavorativo - nel nostro Paese. E' l'ambizione del Progetto 'Simba' che coinvolgerà direttamente almeno 200 minori stranieri non accompagnati e 50 giovani di seconda generazione, figli di immigrati e con permesso di soggiorno.Il progetto ‘Simba’, che durerà un anno, è promosso dall’Associazione nazionale oltre le frontiere (Anolf) che offre servizi ad ampio raggio agli immigrati con lo scopo ultimo di contribuire alla costruzione di società aperte e inclusive.
Rivolto a minori, adulti e famiglie provenienti da Africa del nord, subsahariana e Asia maggiore che trovano ospitalità in Sardegna, "Simba" coinvolge direttamente dai 250 ai 350 stranieri e punta alla valorizzazione e al raggiungimento della piena autonomia dei giovani migranti, attraverso il completamento del percorso di studi e l’inserimento lavorativo. L’obiettivo è attivare un processo di integrazione e inclusione sociale di successo, che possa contribuire a ridurre i fenomeni di emarginazione socioculturale, economica e lavorativa.
L’iniziativa, di cui è capofila l’Anolf Sardegna Idv, è stata presentata a Cagliari, nella sede della Cisl regionale e avrà come destinatari indiretti anche 300 tra giovani studenti del sistema di istruzione sardo, iscritti nelle istituzioni scolastiche e il loro corpo docente. Sono coinvolti 8 scuole (2 classi per ciascuno), 10 alunni degli altri istituti del territorio del Centro provinciale di istruzione degli adulti, 35 di coloro operano nell'ambito dell'accoglienza, sia del settore pubblico che privato e altre cento persone della comunità locale.
Il partner del progetto è l’ATS IAL Innovazione apprendimento lavoro srl - Impresa Sociale, mentre i partner di rete sono il Sindacato italiano unitario lavoratori polizia (Siulp), la Garante regionale per l'Infanzia e adolescenza, l’Associazione tutori e tutrici della Sardegna, la Cisl scuola Sardegna, la Filca Cisl Sardegna e la Cisl Fai Sardegna. Nelle scuole sono previsti incontri di educazione civica, un vademecum in diverse lingue, una testata giornalistica online per l'informazione interculturale, incontri informativi di giornalismo e di facilitazione e mediazione. Saranno attivati, inoltre, sportelli informativi di accompagnamento e sensibilizzazione.
“Il progetto ‘Simba’ si propone per la valorizzazione e il rafforzamento dei giovani con background migratorio", spiega Genet Woldu Keflay, presidente di Anolf Sardegna Odv, "per consentire una loro un'inclusione e un inserimento socio lavorativo nel nostro territorio. Per questo abbiamo pensato di avviare laboratori sull’educazione civica con la Polizia di stato, perché molto spesso per le persone che vengono dall'Asia Maggiore, dall'Asia Minore, dall'Africa e dall'Est Europa purtroppo la divisa non rappresenta la sicurezza. Noi vogliamo informarle su quali sono i diritti, i doveri e sul ruolo delle forze dell’ordine, della polizia, dei carabinieri e di altri soggetti della difesa dello Stato. Nelle scuole ci sarà il laboratorio di scrittura giornalistica, uno sull'uso consapevole del social. La nostra ambizione è di far capire l'importanza del rispetto reciproco a dei giovani studenti sia stranieri che italiani”.
L’intento è “favorire in Sardegna una cultura e una società più libera e inclusiva", aggiunge Federica Tilocca, segretaria regionale Cisl. "Il nostro scopo è creare in ogni nostra sede presente sul territorio uno sportello per aiutare gli immigrati in tutte le loro problematiche, ma anche e soprattutto per dare un’opportunità di lavoro”.