AGI - L'Italia e la Tunisia stanno intensificando la cooperazione per promuovere canali di migrazione legali e sicuri per i lavoratori tunisini. Attraverso iniziative come il programma Thamm Plus, che mira a creare opportunità di lavoro in Italia per i giovani tunisini, riducendo la necessità di migrazione irregolare.
“Questo approccio integrato, che combina sviluppo economico, formazione professionale e facilitazione dei visti di lavoro, si inserisce in un quadro più ampio di cooperazione bilaterale volto a garantire una gestione sostenibile dei flussi migratori e a promuovere i diritti dei lavoratori”, ha spiegato il ministro tunisino del Lavoro e della Formazione professionale, Riad Chaoued, durante la cerimonia di lancio del programma con la sua omologa italiana, Marina Calderone, presente a Tunisi per l'occasione.
I due ministri hanno salutato l'avvio dell'accordo quadripartito tra l'Agenzia nazionale per l'occupazione e l'autoimpiego, l'Agenzia tunisina per la formazione professionale, l'Associazione nazionale costruttori edili (Ance) e il Centro Elis. L'obiettivo è quello di impiegare 2.000 giovani tunisini in tre anni (2024, 2025 e 2026) in aziende italiane del settore delle costruzioni e dei lavori pubblici.
La ministra Calderone ha definito Thamm Plus “un vero e proprio modello di collaborazione tra Italia e Tunisia”, sottolineando che l'obiettivo è quello di soddisfare “il fabbisogno di manodopera qualificata in Italia e, allo stesso tempo, di fornire ai lavoratori tunisini competenze spendibili”.
Calderone ha anche spiegato che l'iniziativa mira a creare “un circolo virtuoso, in cui il miglioramento delle competenze soddisfa la crescente domanda di personale specializzato nel settore delle costruzioni”. Intervenendo nel corso della cerimonia di lancio del programma, la titolare al lavoro ha inoltre sottolineato che il modello di cooperazione avviato con la Tunisia nell'ambito di Thamm Plus potrebbe essere esteso anche ad altri Paesi africani. “Attualmente abbiamo 17 progetti attivi in 11 Paesi”, ha dichiarato il ministro, "e siamo molto interessati alla Tunisia, vista l'affinità storica tra i nostri popoli e la presenza di una consolidata comunità tunisina in Italia".
La conoscenza della lingua italiana è “un pilastro essenziale” del programma Thamm Plus, ed è decisiva non solo per l'ingresso nel mercato del lavoro italiano, ma anche per l'integrazione sociale dei lavoratori tunisini e la sicurezza del posto di lavoro. “La lingua italiana non è solo uno strumento professionale, ma un vero e proprio ponte culturale”, ha dichiarato il ministro in occasione del forum italo-tunisino sulle competenze professionali tenutosi a Tunisi, sottolineando che questa competenza facilita una migliore comprensione del contesto professionale e sociale in Italia.
Calderone ha quindi annunciato che il programma prevede corsi di lingua e cultura italiana (peraltro già attivi in Tunisia), per fornire “ai lavoratori tunisini una solida base per affrontare le sfide professionali e sociali che incontreranno in Italia”.
Massimiliano Musmeci, direttore generale dell'Associazione Nazionale Costruttori Edili (Anci), ha chiarito che il progetto avviato in Tunisia mira a soddisfare la crescente domanda di manodopera in Italia, anche per profili come ingegneri, tecnici e architetti. “Questo programma è nato come iniziativa pilota”, ha dichiarato Musmeci, sottolineando che "40 giovani tunisini sono già stati formati alla lingua, alla cultura e alla sicurezza italiana".