AGI - Il Governo di unità nazionale libico (GNU) ha recentemente approvato una compensazione per gli espropri necessari alla costruzione dell'autostrada costiera Emsaad-Ras Jedir, un'opera infrastrutturale strategica destinata a collegare l'est e l'ovest del Paese. Il progetto, previsto dal trattato di amicizia tra Italia e Libia del 2008 (firmato all'epoca da Muammar Gheddafi e Silvio Berlusconi), mira a migliorare la mobilità interna e a stimolare gli scambi economici tra i due Stati. Il trattato prevedeva un investimento italiano di 5 miliardi di dollari in progetti infrastrutturali in Libia, poi ridotto a 3,6 miliardi di euro, da erogare ogni anno fino al 2028.
L'indennizzo per l'esproprio deve però essere pagato dalla Libia. La questione è stata discussa in un recente incontro a Tripoli con il Primo Ministro libico Abdulhamid Dbeibah, i consulenti italiani di PMC Mediterraneum e i rappresentanti della società italiana Todini, che si è aggiudicata l'appalto per la costruzione dei lotti 4.2 e 4.3 dell'autostrada. La firma del contratto definitivo è prevista per la fine dell'anno.
Il lotto 4, in particolare, si estende da Misrata (200 km a est della capitale Tripoli) a Ras Ajdir, città al confine con la Tunisia, e rappresenta un segmento della grande strada costiera che collegherà questa parte del Paese a Imssad, città al confine con l'Egitto.
Il progetto, particolarmente importante per il governo libico, è stato sostenuto dall'Italia, che ha partecipato alle discussioni per accelerare l'inizio dei lavori, in particolare nel tratto Al Marj-Emsaad, nella Libia orientale. La realizzazione del primo lotto è però complicata dalla presenza di una società turca, già impegnata nella costruzione di diversi chilometri di autostrada vicino al confine con l'Egitto. Altre complicazioni derivano dalla richiesta della Libia di aggiungere una strada di collegamento con Bengasi e dall'aumento dei costi di costruzione, per i quali sono in corso trattative.
Per garantire la sicurezza dell'autostrada, il governo libico ha chiesto anche il supporto dell'Italia per la rimozione di ordigni inesplosi. La Missione Bilaterale di Assistenza (MIASIT) è già impegnata nella formazione degli ingegneri libici grazie all'accordo tecnico di cooperazione militare 2020. Le squadre mobili di addestramento italiane forniscono corsi di sminamento, essenziali per la messa in sicurezza delle zone di costruzione.
La stabilità politica del Paese nordafricano, seppur fragile, sembra rafforzarsi, come dimostra il fatto che il recente Business Forum Italia-Libia si è svolto senza incidenti. Questo contesto, unito al cessate il fuoco in vigore da quattro anni tra le fazioni dell'est e dell'ovest del Paese, è un segnale positivo per la futura collaborazione tra Italia e Libia. Il progetto Emsaad-Ras Jedir, noto anche come “Autostrada della Pace”, è un simbolo della rinnovata cooperazione tra i due Paesi e dovrebbe contribuire alla stabilizzazione e allo sviluppo della regione. Dal 2011, il fatto che queste regioni siano di fatto controllate da truppe armate rivali ha causato la distruzione di gran parte della rete stradale, compromettendo gravemente l'accessibilità a queste località e gli scambi tra le popolazioni.