AGI - "In questi giorni, per la prima volta in un anno di azioni militari israeliane, le postazioni del contingente militare italiano inquadrato nella missione Unifil delle Nazioni Unite sono state colpite dall'esercito israeliano. Pur se non si sono registrate vittime o danni ingenti, io penso che non si possa considerare accettabile. Ed è esattamente la posizione che l'Italia ha assunto, con determinazione, a tutti i livelli. E' la posizione che io stessa ho ribadito al primo ministro israeliano Benjamin Netanyahu". Lo dice la premier Giorgia Meloni in aula al Senato per le comunicazioni in vista del Consiglio europeo del 17 e 18 ottobre.
Giustificare Hamas-Hezbollah? Antisemitismo
"Ricordare e condannare con forza ciò che è accaduto il 7 ottobre 2023 - commenta il presidente del Consiglio - è il presupposto di ogni azione politica che dobbiamo condurre per riportare la pace in Medio Oriente, perchè sempre più le pur legittime critiche a Israele si mescolano con un giustificazionismo verso organizzazioni come Hamas ed Hezbollah, e questo, piaccia o no, tradisce altro. Tradisce un antisemitismo montante che, credo, debba preoccuparci tutti. E le manifestazioni di piazza di questi giorni lo hanno, purtroppo, dimostrato senza timore di smentita".
Israele viva in sicurezza, ma rispetti il diritto internazionale
"Difendiamo il diritto di Israele a vivere in pace e in sicurezza, ma ribadiamo la necessità che questo avvenga nel rispetto del diritto internazionale umanitario. Perche' non siamo insensibili di fronte all'enorme tributo di vittime civili innocenti a Gaza, che non a caso sono state dall'inizio al centro del nostro lavoro. Cosi' come la situazione umanitaria a Gaza e' sempre più preoccupante, e prosegue anche su questo fronte il nostro impegno".
La presidente del Consiglio ricorda che "nell'ambito dell'iniziativa "Food for Gaza", sono stati consegnati all'interno della Striscia oltre 47 tonnellate di beni alimentari", ringrazia per questo il ministro degli Esteri, Antonio Tajani, e aggiunge che "in Libano, subito dopo l'inizio dell'escalation militare, abbiamo approvato nuovi e immediati interventi umanitari pari a 17 milioni di euro che sosterranno anche le persone recentemente sfollate dalle loro abitazioni e le comunità che le ospitano".
"Abbiamo deliberato contributi pari a 5 milioni di euro per le attività di UNRWA in Cisgiordania e a sostegno dei rifugiati palestinesi in Siria, Libano e Giordania. L'Italia rimane disponibile a sostenere progetti specifici dell'Agenzia, ma esclusivamente a seguito - puntualizza - di un controllo scrupoloso volto a impedire qualsiasi forma di commistione con attività terroristiche". "Le conseguenze dell'attacco di Hamas hanno scatenato un'escalation su base regionale che rischia di avere esiti imprevedibili. E' nostro dovere continuare a fare ogni possibile sforzo per arrivare ad una de-escalation, riportando il dialogo a prevalere sull'uso della forza, benche' sia un compito tutt'altro che semplice", dice ancora Meloni.
"L'Italia ha condannato l'attacco iraniano a Israele e ha lanciato un appello alla responsabilità di tutti gli attori regionali, chiedendo di evitare ulteriori degenerazioni. Lo abbiamo ribadito anche il giorno successivo all'attacco, insieme agli altri Leader del G7. E' necessario rompere questo ciclo di violenza ed essere unanimi nell'invitare con decisione tutte le parti a impegnarsi in modo costruttivo per allentare la tensione", sottolinea ancora.
"L'Italia e' quotidianamente impegnata per un cessate il fuoco immediato a Gaza, per il rilascio degli ostaggi israeliani, per la stabilizzazione del confine israelo-libanese, attraverso la piena applicazione delle risoluzioni delle Nazioni Unite", sono ancora le parole di Meloni."Le conseguenze dell'attacco di Hamas hanno scatenato un'escalation su base regionale che rischia di avere esiti imprevedibili. E' nostro dovere continuare a fare ogni possibile sforzo per arrivare ad una de-escalation, riportando il dialogo a prevalere sull'uso della forza, benche' sia un compito tutt'altro che semplice", dice ancora Meloni.
"Andrò in Libano"
Giorgia Meloni ha in programma una visita in Libano. Lo ha confermato lei stessa rispondendo ai giornalisti alla Camera, dove si era recata per consegnare il testo delle comunicazioni in vista del prossimo Consiglio europeo.
Sia garantita la sicurezza dei soldati italiani in Libano
"Pretendiamo - aggiunge la premier - che venga garantita la sicurezza dei nostri soldati, sia di quelli impegnati nella missione Unifil dell'Onu sia di quelli impegnati nella missione bilaterale Mibil, che insieme al resto della comunità internazionale hanno contribuito per anni alla stabilità lungo il confine Israelo-libanese". Lo dice la premier Giorgia Meloni in aula al Senato per le comunicazioni in vista del Consiglio europeo del 17 e 18 ottobre. "Riteniamo perciò che l'atteggiamento delle forze israeliane sia del tutto ingiustificato, oltre a rappresentare una palese violazione di quanto stabilito dalla risoluzione 1701 del Consiglio di Sicurezza delle Nazioni Unite", conclude.
"La posizione del Governo italiano è che si debba lavorare alla piena applicazione della risoluzione 1701 rafforzando le capacità di Unifil e delle forze armate libanesi".