AGI – Si è aperto questa mattina presso la Reggia di Caserta l'evento di Alto Livello organizzato nell'ambito della Presidenza italiana del G7 dedicato al mondo della formazione in Africa. "Investire nell'apprendimento permanente per la creazione di posti di lavoro e la resilienza: un dialogo con l'Africa", questo il titolo dell'evento, intende essere propedeutico alla ministeriale G7 Sviluppo che si terrà a Pescara, dal 22 e al 24 ottobre, e sarà presieduta dal ministro degli Esteri e della Cooperazione Internazionale, Antonio Tajani.
La riunione "propedeutica" di Caserta, aperta il viceministro agli Esteri Edmondo Cirielli e dalla ministra per la Famiglia e le Pari Opportunità, Eugenia Roccella, coinvolge non a caso numerosi ministri ed alte cariche di paesi africani che già cooperano strettamente con Roma nell'ambito del Piano Mattei, incluso i rappresentanti dei paesi del G7 e delle principali organizzazioni internazionali.
Fari puntati sulla formazione e pari opportunità in Africa
La riunione si focalizzerà in particolare sulla promozione della formazione tecnico professionale e sulla formazione alle professioni sanitarie anche alla luce dell'aspirazione all'emancipazione delle donne del continete. "Mai come oggi il tema della cooperazione con il Piano Mattei e il tema della politica europea di vicinato incluso il Global Gateway sono fondamentali", ha dichiarato Edmondo Cirielli, Vice ministro degli Affari Esteri e della Cooperazione Internazionale, aprendo i lavori. "La formazione - ha aggiunto in un altro passaggio del suo discorso - è l'elemento centrale di questa cooperazione, perché la vera risorsa dell'Africa è il capitale umano".
Cirielli, sì al diritto di emigrare e trovare lavoro se già formati
Secondo il viceministro agli esteri "l'immigrazione è un aspetto marginale, non è un pericolo, anche se siamo convinti che sia fondamentale contrastare l'immigrazione illegale, così da poter rilanciare quella regolare: esiste un diritto a migrare, ma c'è anche il diritto a non essere costretti a farlo dietro la spinta della fame delle guerre e del cambiamento climatico e di una banda di persone che illudono altre persone. Chi vuole emigrare deve poterlo fare in maniera qualificata. Avere giovani africani già formati e che già conoscono un po' l'italiano quando arrivano in Italia vuol dire per loro essere certi di trovare lavoro".
Sul tavolo il progetto di aprire la Scuola dell'amministrazione di Caserta ai Paesi africani
Nel corso dell'evento, sono previsti una serie di panel focalizzati sulle possibilità concrete per promuovere programmi di istruzione, formazione e acquisizione di competenze nell'ambito della cooperazione che l'Italia sta portando avanti anche con il Piano Mattei per l'Africa. Programmi di questo tipo sono, a detta degli intervenuti, strumenti cruciali per affrontare le sfide globali più urgenti, a partire da quelle che interessano più direttamente il continente africano. In questo contesto, peraltro, lo stesso viceministro ha annunciato l'esistenza di un progetto per fare della Reggia di Caserta, già sede della Scuola Nazionale di Amministrazione (Sna) anche la sede di una futura scuola superiore dell'amministrazione dei Paesi africani.
Durante la mattinata Patrick Olomo, capo dipartimento politica economica e sviluppo sostenibile della Commissione dell'Unione Africana e Federico Bonaglia, vice direttore del Centro di sviluppo dell'Organizzazione per la cooperazione e lo sviluppo economico (Ocse) presenteranno la versione italiana del rapporto congiunto sulle "Dinamiche di sviluppo in Africa nel 2024".
Quattro ministri del governo parteciperanno ai tre panel in programma
I lavori proseguiranno con tre panel: il primo sarà dedicato all'istruzione primaria, all'emancipazione femminile e alla resilienza, alla presenza del ministro per la Famiglia, Eugenia Roccella, e della direttrice esecutiva di Global Partnership for Education, Laura Frigenti; il secondo sarà dedicato alla Formazione e sviluppo di capacità per sistemi alimentari resilienti e sostenibili e vedrà la partecipazione del ministro dell'Agricoltura Francesco Lollobrigida, con l'inviato speciale per i sistemi alimentari dell'Unione Africana, Ibrahim Mayaki e il direttore del Ciheam (Mediterranean Agronomic Institute) di Bari, Maurizio Raeli.
Un terzo panel sarà infine dedicato alla Formazione tecnica e professionale per i sistemi sanitari, con la partecipazione di Stefano Gatti, direttore generale per la Cooperazione allo sviluppo, Orazio Schillaci, ministro della Salute, Madalitso Wirima Kambauwa, ministra dell'Istruzione del Malawi, Jim Campbell, Direttore dipartimento personale sanitario dell’organizzazione Mondiale della Salute (Oms).