L 'odio comune verso qualcosa può far innamorare. Parola di Hater, la prima applicazione che rivoluziona il concetto di dating online mettendo in contatto due persone che detestano le stesse cose. In un mercato ormai saturo di app che per trovare l'anima gemella puntano su sentimenti positivi, Hater sfrutta l'atteggiamento negativo dell'odio comune verso qualcosa, sostenendo che sia in grado di unire tanto quanto l'apprezzamento.
Dire di amare i tramonti e i viaggi non basta più
Per trovare l'anima gemella adesso non si punta più sulle passioni che ci caratterizzano, perché rischiano di risultare poco sincere e qualche volta scontate. Molto meglio unirsi nell'odio comune verso qualcuno o qualcosa per diventare complici e magari far scattare la scintilla. A supportare la teoria che sta alla base di questa applicazione ci sono gli studi portati avanti dalla docente di psicologia sociale all'Università della Florida Meridionale, Jennifer Bosson, che nella sua pubblicazione “Interpersonal Chemistry Through Negativity: Bonding by Sharing Negative Attitudes About Others” del 2006 ha affermato: "All’uomo piace conoscere altre persone che odiano la stessa gente, non l’odio in senso assoluto".
Come funziona l'app
Una volta scaricata l'applicazione - per il momento disponibile solo in versione beta per i sistemi iOS, dalla primavera anche sui dispositivi Android - si accede al login tramite Facebook e il gioco è fatto. Ora è il momento di cercare tra le tremila opzioni cosa proprio ci fa saltare i nervi. Grazie alla modalità di swiping, l'utente potrà far scorrere verso il basso ciò che più detesta, verso l'alto ciò che ama, verso sinistra quello che non apprezza e verso destra quello che gli piace. Tra le opzioni 'odiamo le stesse cose?' si può esprimere un giudizio su circa argomenti diversissimi tra loro che vanno dal Presidente Trump al pagare un extra per avere la salsa guacamole; dal rimanere alzati fino all'alba alle persone che camminano troppo lentamente. Una volta fatte le proprie scelte la palla passa all'app che abbinerà le persone in base alla posizione dell'utente e alle preferenze. Una volta messi in contatto, gli user risciranno in breve tempo a trovare un argomento di convesazione. Se così non fosse l'app mette a disposizione anche qualche gioco da fare per rompere il ghiaccio.
Hater è un’idea nata da Brendan Alper
Dopo aver lasciato il suo lavoro da Goldman Sachs per diventare un comico, Brendan Alper ha pensato a questa app un po' per scherzo. Poi però si è reso conto che poteva funzionare davvero. "Quello che odiamo è una parte importante di ciò che siamo, ma spesso il nostro personaggio pubblico lo nasconde sotto il tappeto", ha dichiarato Alper.“Vogliamo che la gente si esprima più onestamente. Inoltre, è facile iniziare una conversazione con qualcuno se entrambi sanno di odiare i sottaceti!".