AGI - Non c’è crisi che tenga. Nonostante i ristoranti abbiano ritoccato i prezzi finali all’insù gli italiani non smettono di frequentarli. Non si limitano, anzi “i consumi nella ristorazione hanno segnato una crescita del 17,9%”, scrive il Gambero Rosso citando l’Osservatorio Ristorazione di Confimprese-Jakala per il periodo compreso tra gennaio e aprile.
Eppure i ritocchi al conto finale sono sensibili: l’82%, soprattutto dovuti al rialzo dei costi complessivi che comprendono soprattutto le bollette di luce e gas che solo ad aprile hanno registrato un +16,7% rispetto all’anno prima mentre le materie prime sono cresciute del 12,1%.
Un senso di rivalsa dopo gli anni del Covid
Il mensile gourmet attribuisce il buon andamento della ristorazione, specie la sera per la cena, ad un “revenge effect” dato da “un senso di rivalsa dopo gli anni del Covid che spinge a mangiare fuori casa, recuperando le occasioni perdute, facendo tutte quelle esperienze che sono state proibite – a fasi alterne – per quasi due anni”. Poi c’è anche il fatto che “l’offerta è in costante crescita, sempre più sfaccettata e specializzata, dai locali monotematici ai ristoranti vegani, dalle cucine straniere allo street food”.
In subordine, non manca anche l’effetto turisti, il cui flusso – dati Istat alla mano – è in “incremento del 45,5% delle presenze complessive” solo nei mesi di gennaio e febbraio, in genere non particolarmente vivaci per il settore, e con una particolarità: un +70,5% lo fa solo la presenza di turisti stranieri.
Il Gambero poi osserva molto del merito di questo incremento dei flussi turistici complessivi va attribuito “anche delle nuove aperture di grandi catene internazionali” come Pret A Manger, che da pochissimo ha aperto il suo primo punto vendita italiano all’aeroporto di Milano Malpensa. Oppure EL&N – “acronimo di eat, live and nourish – una delle catene di caffetterie più ‘instagrammate’ al mondo grazie al suo design total pink”, che ha scelto sempre Milano come sede per il suo sbarco in Italia. Oppure l’arrivo di Starbucks al centro di Roma.
Fattori che, tutti insieme, spingono sempre più gli italiani a uscire di casa la sera per sedersi intorno a un tavolo a cenare. Nonostante la stagione metereologica non. proprio tra le più favorevoli. Insomma, c’è voglia di libertà.