AGI - È vero, non c’è nulla di più inedito di ciò che è già edito. Sembra essersi ispirato a questa filosofia B. Dylan Hollis, 27 anni, che è diventato una star da 9 milioni di follower che spopola su TikTok con la sua “cucina vintage”, attinta da ricettari e talismani che risalgono al XX secolo, dopo aver collezionato nei mercatini di libri ben 340 titoli di diverso genere culinario. Con fornelli e forno lui non inventa nulla ma riproduce, a modo suo. E racconta le ricette dal vivo tra battute e smorfie.
Se nel corso della pandemia le persone si sono buttate a fare il pane coltivando il lievito madre, lui s’è gettato sulle finte torte di mele dell’era della Depressione (1929) e spaghetti in stile anni ’60 e su ricette ispirate a “periodi contrassegnati da penuria, guerra e generi alimentari trasformati”, spiega il Washington Post, che descrive così Hollis: “Non aveva mai cucinato seriamente prima della pandemia, Nato e cresciuto alle Bermuda, Hollis si è trasferito nel 2014 per frequentare il college a Laramie, nel Wyoming, dove ha studiato jazz da big band degli anni '40 e ha guidato una classica Cadillac del 1963”.
Ma “all'inizio della pandemia, ha iniziato a pubblicare cortometraggi divertenti su TikTok sul Wyoming e il jazz, soprattutto per evitare la noia” fino a quando “ha scoperto le sue prime ricette vintage e ne è rimasto folgorato” cucinando un pane nel modo in cui veniva cucinato nel 1932 “con tutta la penuria di ingredienti che caratterizzava quel momento storico”. Anche se i suoi risultati non sono masi garantiti, chiosa il quotidiano. Un tipo originale.
Che sia una torta al maiale o un pane al burro di arachidi, le sue ricette alla fine hanno sempre tutte un grande punto interrogativo. Ma alla fine, quando è il momento di assaggiare il pane, la sua faccia sempre scettica si rilassa in un sorriso soddisfatto ed esclama: "Ecco perché cucino". Tra bruciori allo stomaco e piaceri nostalgici, più spesso i suoi fan sono d’accordo con lui.