AGI - C’è ancora posto per il galateo nella società contemporanea? Per Samuele Briatore, presidente dell’Accademia Italiana Galateo, coordinatore del Master in cerimoniale, galateo ed eventi istituzionali e assegnista di ricerca presso Sapienza Università di Roma, oltre che saggista, attivista e ideatore dei progetti di inclusione “Distretto X” per il Comune di Milano, la risposta è: assolutamente sì, ma con una bella mano di tinta arcobaleno.
Briatore, infatti, torna ora in libreria con un nuovo libro - dopo 'Le regole delle buone maniere', 'Come usare le parole giuste', 'Il galateo del cuore' - che aggiorna il galateo in una direzione assolutamente inedita: 'Il nuovo galateo di genere' (Newton Compton Editori, 10 euro, 288 pagine) raccoglie tutta una serie di riflessioni, informazioni e consigli per confrontarsi con i cambiamenti della nostra società e delle sue prassi.
Dalle occasioni più formali, come cerimonie o incontri di lavoro, ai momenti più leggeri, come cene o cocktail party “arcobaleno”, offre spunti preziosi per capire come mettere a proprio agio ogni ospite, che sia una persona LGBTQIA+ o etero/cisgender. Ma sono affrontate qui anche situazioni quotidiane e finora poco discusse nei manuali di galateo, eppure sempre più centrali, dalla medicina all’istruzione e fino al Pride.
Ma a cosa serve oggi un manuale di galateo e perché farne uno specificamente per il mondo LGBTQIA+? Ci sono dritte anche per le persone eterosessuali?
“Questo Galateo non parla solo del mondo LGBTQIA+, ma è un testo che coinvolge tutti, che parla di genere a 360 gradi, di maschilismo, di galanteria, di femminile e delle nuove esigenze che emergono. A mio avviso, è questo che la contemporaneità chiede a chi si occupa di galateo: raccontare i cambiamenti della società e offrire gli strumenti per padroneggiarli e, nei limiti del possibile, indirizzarli. In questo libro si parla di storia del maschile e femminile attraverso il galateo, per capire dove stiamo andando sapendo da dove abbiamo iniziato, perché non c’è futuro senza passato. Poi ci sono le parole. Parole per dire e non dire, parole per capire e parole per connettere. Parole per creare il mondo e per renderlo un posto migliore, per chi parla e per chi ascolta”.
D’altronde, il galateo, come il linguaggio, attraverso le regole che detta riflette ciò che è in essere nella società e, quando quest’ultima cambia, si fa sentire anche la necessità di elaborare nuovi codici condivisi. Ma quella di Briatore non è solo teoria o una riflessione generica sul tema, anzi: l’autore offre piuttosto indicazioni pratiche per gestire in maniera piacevole per tutte e tutti ogni genere di circostanza. Prendiamo una situazione comune: gli appuntamenti. D’altronde, stanno cambiando anche per le coppie etero. Viene da chiedersi, per esempio, chi invita, e come? Chi paga? C’è spazio per le buone maniere anche a letto? “A letto tutto è lecito quando è consensuale” - spiega l’autore - “il sesso è un atto totalmente libero che non dovrebbe essere soggetto mai a giudizio. Il conto lo paga sempre chi invita, indipendentemente dal sesso, così come il menù senza prezzo, non viene offerto sempre alla donna ma deve essere offerto, se richiesto, all'ospite indipendentemente dal genere. Quella del conto è soprattutto una questione uomo/donna dove un retaggio culturale forse un po' polveroso gioca su stereotipi e non risponde alle nuove esigenze”.
Ma ci sono anche tante situazioni che gli inesperti non necessariamente associano al galateo. Il mondo del lavoro, per esempio, o, ancora, social network e dating online. Il galateo può venirci in soccorso per navigare anche queste occasioni a testa alta? “Il galateo sul lavoro è ampissimo ma possiamo riassumerlo in una regola fondamentale: non è concessa ogni galanteria di genere e le persone saranno appellate come meglio desiderano. Quindi si ha il pieno diritto a voler essere chiamate ministre, sindache, avvocate, architette ecc. Per quanto riguarda la vita online, esiste la “netiquette”, termine che nasce dall’unione della parola net, “rete”, ed etiquette, “etichetta/galateo”, e viene utilizzata per definire l’insieme di regole di comportamento corretto ed educato da tenere sul web. Si tratta di buone maniere del mondo virtuale nel senso più ampio del termine. Riferendoci alla netiquette, infatti, parliamo di galateo della parola da intendere come etica, giustizia e rispetto verso il prossimo nelle conversazioni online. Ogni canale ha o dovrebbe avere la sua netiquette, così come ogni gruppo o pagina social, soprattutto se in quello specifico ‘ambiente virtuale’ si affrontano temi sensibili e vulnerabili rispetto all’odio e alla violenza verbale”.
In 'Il galateo di genere' ce n’è per tutti. La chiave di lettura delle varie occasioni prese in esame, comunque resta il genere. Un tema sempre più centrale nell’attualità e nei dibattiti che coinvolgono l’opinione pubblica, trasversale a vari ambiti, dalla cultura pop, ai diritti civili, alla salute e alla giustizia.
Eppure ancora molti hanno difficoltà a cogliere i termini del discorso, e per questo Samuele Briatore viene in aiuto, mettendo a disposizione dei lettori non solo un glossario e una panoramica sul tema, ma anche offrendo strumenti pratici ed empatici per favorire il reciproco riconoscimento fra le parti.
Per esempio, cosa bisogna sapere per le occasioni in cui sono presenti persone LGBTQIA+? Come comportarsi di fronte a un coming out? “Usiamo tante parole spesso con leggerezza, poniamo domande poco opportune e ci lasciamo andare a considerazioni spesso sgradevoli. Il coming out è un momento importante di affermazione della propria identità che porta con sé gioia, sollievo e orgoglio. Quando una persona decide di fare coming out con noi, ascoltiamo, ringraziamo per la fiducia e non cadiamo in frasi banali e sciocche come: ‘l'ho sempre saputo’, ‘Ma sei sicuro’, ‘da quanto tempo lo sai’, ‘ho un amic* da presentarti’”.
Matrimoni e famiglia sono un vero e proprio campo di battaglia per le persone LGBTQIA+. Come ci aiuta il galateo a viverle meglio? “Il coming out in famiglia può assumere diverse forme: c’è chi si confessa a cuore aperto, chi si ritrova a dover rispondere in modo secco a una domanda secca, c’è chi si racconta tramite la scrittura, con una mail o un messaggio, e chi non sente affatto il bisogno di rivelarsi ma parla della propria sessualità o identità di genere senza dare peso alla questione. Non importa la strada, l’importante è la meta: quella di una famiglia unita e in armonia che si comprende e si supporta nelle difficoltà. Il modo di reagire e rispondere, però, può fare la differenza. Non sempre la scoperta arriva come un fulmine a ciel sereno, anzi ci sono genitori che sanno da sempre che quel momento arriverà, altri per i quali l’effetto della dichiarazione può essere abbastanza traumatico. Con gli amici e le amiche di Agedo, l’associazione di genitori e amici di persone LGBTQIA+, abbiamo discusso del percorso emotivo che un genitore percorre e quali sono le diverse tappe, sempre più liberatorie, che passano dall’accettazione fino a giungere alla condivisione e all’azione”.
Il nuovo galateo di genere traccia una mappa delle configurazioni che assume il genere nelle società contemporanee e allo stesso tempo propone una guida per attraversarle in maniera aperta, accogliente e soprattutto all’insegna del rispetto e della reciprocità. Il galateo, d’altronde, nasce come specchio e bussola del contesto sociale che lo produce, e quello di Samuele Briatore è un galateo plurale, uno strumento quotidiano di riflessione e supporto per chi desidera confrontarsi con le occasioni che gli si presentano senza automatismi, pregiudizi o ipocrisie.