I n testa c'è sempre lei: Chiara Ferragni. Ma dietro di lei c'è un panorama di stelle (Marzia Bisognin, Alice Campello) e stelline emergenti. Lo dice Buzzoole, che ha stilato la classifica dei “fashion influencer italiani”. Cioè dei profili Instagram più influenti nel settore moda.
La ricerca ha costruito due graduatorie. La prima è la lista dei “top 5” in assoluto, individuati tra i profili con più di 100.000 follower. La seconda è dedicata ad account meno noti (ma in ascesa) che non hanno ancora raggiunto le sei cifre. Le classifiche non badano solo al numero di seguaci, ma combinano altre metriche, come la capacità di generare interazioni (like e commenti) e di conquistare nuovi follower ogni mese.
Chiara Ferragni regina
A primeggiare tra le stelle, che fanno del marketing su Instagram la loro attività principale, è Chiara Ferragni. La media delle interazioni per ogni post ha superato quota 500.000. Merito anche del suo matrimonio con Fedez, trasformato in evento social. Ferragni doppia la seconda in classifica: la YouTuber Marzia Bisognin ha in media 236.000 interazioni. Terza Alice Campello, con 204.000 interazioni. Al quarto posto c'è il primo profilo maschile: Mariano Di Vaio con 196.000 interazioni per post. Chiude la top 5 Pietro Boselli, ingegnere e modello veneto, con 140.000 interazioni. Tutti registrano un aumento dei follower nel mese di agosto (in testa Chiara Ferragni con 933.000 nuovi seguaci), con l'eccezione di Di Vaio, che ne ha persi circa 35.000.
Gli account emergenti
Buzzoole assegna la corona di stella emergente alla studentessa milanese Alessandra Ventura: solo ad agosto ha guadagnato 25.000 follower e ottenuto in media 10.000 interazioni. Secondo posto per Valentina Cabassi con 4.000 interazioni e una crescita di 331 seguaci. Al terzo posto l’unico ragazzo della classifica: Paolo Faccio, con 3.600 interazioni e 619 follower guadagnati. Chiudono la lista Ilaria Scalera e Natalia Bonifaci, rispettivamente con 3.500 e 3.200 interazioni.
Tendenze: l'influencer diventa marchio
Le classifiche di Buzzole fanno emergere alcune tendenze. Prima di tutto il predominio di profili femminili: su dieci influencer coinvolti, solo tre sono gli uomini. Si nota poi che, tra gli account affermati, la frequenze dei post che citano un marchio è piuttosto stabile, attorno al 30%. “Le personalità con maggiore seguito – spiega Buzzoole - vogliono preservare la propria credibilità agli occhi dei propri follower, evitando di inondare il feed con post pubblicitari e riuscendo così anche nell’obiettivo di mantenere più alto il valore dei contenuti prodotti”. Molto più volatile è invece la condotta degli emergenti. “Questo dimostra che gli influencer più piccoli molto spesso non hanno consapevolezza del proprio valore. E al tempo stesso siano i brand a non cogliere le enormi potenzialità di alcuni di loro”. Infine, emerge una terza tendenza: la quasi totalità degli influencer più seguiti, decide di fondare un brand personale. Per trasformarlo in una linea di abbigliamento, di accessori. O per creare un e-commerce, come ha fatto Mariano Di Vaio con il suo negozio online, Nohow.